«Esibirmi a Cefalù rimane sempre una grande emozione, ogni concerto è un po’ come se fosse la prima volta in pubblico perché è il posto in cui sono nata, cresciuta e in cui ho iniziato il mio percorso musicale». Protagonista della storia musicale di oggi è Doriana Portera che da quindici anni fa musica nella città rifondata da Ruggero. Nata a Cefalù nel 1993, infatti, già all’età di sette anni vive il suo primo approccio musicale. Ad incoraggiarla, in particolare, nonno Domenico che aveva fondato e guidava l’associazione culturale Polis Kephaloidion. A nove anni intraprende lo studio dell’oboe al conservatorio. Consegue il diploma e partecipa ai diversi concorsi. Nel 2011 partecipa in Spagna alla XVIII edizione del Festival internazionale d’organo con il maestro Diego Cannizzaro. Da alcuni anni svolge attività concertistica presso la sezione musicale del Centro di Cultura “Polis Kephaloidion” di Cefalù, nella cui banda “V.M. Pintorno” suona anche il sax contralto, avendone intrapreso lo studio da autodidatta. E’ tra i maestri che nel 2015 hanno dato avvio al progetto di propedeutica musicale. Attualmente frequenta la facoltà di lettere e filosofia di Palermo.
«Molte sono state le persone che lungo il mio percorso di studi mi hanno insegnato qualcosa – commenta Doriana – ricordo con molto piacere il maestro Angelo Palmeri, con cui ho terminato i miei studi presso il Conservatorio di Caltanissetta. Ma devo tutto al maestro Andrea Cangelosi, maestro della banda Pintorno, e alla moglie Maria Concetta Famularo, che hanno sempre creduto in me sostenendomi sempre. Mi hanno aiutato a crescere non solo musicalmente, ma soprattutto a livello personale. Per questi motivi non potrei considerarli solo dei maestri degni di stima, ma come parte della mia famiglia a cui rivolgo tutta la mia ammirazione. Senza dubbio i miei genitori hanno svolto un ruolo fondamentale, appoggiandomi senza alcuna esitazione in tutte le mie scelte, per cui li ringrazio per tutti i sacrifici fatti e per aver creduto sempre in me». Nella vita sono stati diversi i momenti che l’hanno aiutata a crescere. «Volendo soffermarmi su quelli positivi –continua ancora Doriana Portera – ricordo con molto piacere l’esperienza in Spagna che mi ha vista esibire insieme al maestro Cannizzaro, come ospiti ad una serata inaugurale di un festival internazionale. La maggior parte dei momenti più belli li ho vissuti senza alcun dubbio con la mia banda, che mi ha dato la possibilità di fare molta esperienza tra concorsi, concerti, rassegne e raduni, in varie parti della Sicilia e una volta anche all’interno del parco attrazioni di Mirabilandia».
Cefalù città della musica? «Avendo avuto la possibilità di conoscere altre realtà, mi sento di dire che manca ancora la sensibilità culturale che un posto come Cefalù meriterebbe, tanto da permettere di investire maggiormente sulle differenti realtà. Sicuramente ci sono delle priorità a cui il nostro paese deve far fronte, ma sarebbe bello, ma forse anche utopico, riuscire a creare collaborazioni attraverso manifestazioni, non soltanto in ambito locale ma anche nazionale e internazionale, sostenute dall’amministrazione».