“Il Governo Renzi sta isolando la Sicilia ad una condizione di insularità profonda, slegandola da una politica di mobilità aerea basata sul diritto alla continuità territoriale che mai come oggi ha avuto una gestione politica così penalizzante. Ad oggi, la Commissione Europea, non è ancora intervenuta sulla modifica dei programmi relativi alla continuità per gli scali di Catania, Comiso, Palermo e Trapani”. È il monito dell’eurodeputato del PPE Salvatore Cicu che interviene sul caos continuità territoriale in Sicilia. “È inaccettabile – ha dichiarato Cicu – che i siciliani sopportino il peso di questa forte limitazione senza che né la Giunta Crocetta né l’Esecutivo Nazionale intervengano con chiarezza sul sistema delle tariffe”. Una situazione che avviene anche in Sardegna ma che in Sicilia non ha eguali in quanto alle dinamiche crescenti del caro prezzi. La possibilità di poter accedere al trasporto aereo è ormai off-limits per i siciliani, questo significa che per i residenti che si muovono da e verso le regioni più a nord d’Italia l’aereo – essendo l’unica scelta di trasporto – si traduce in una grave rinuncia, o addirittura in lusso, con dei prezzi che vanno ad incidere aspramente sull’economia delle tante famiglie che investono sui propri figli.
“La situazione – ha osservato l’esponente europeo – non cambia neppure per le imprese, che sempre più risultano svantaggiate nelle loro relazioni esterne, sopportando costi molto più elevati rispetto a tutte le regioni italiane. È evidente che in questo modo Regione e Governo hanno la pesante responsabilità di rallentare ed impedire lo sviluppo del sistema economico siciliano. “La risoluzione sul riconoscimento della condizione insularità – ha rimarcato Cicu – resta ancora il punto di partenza per una rivendicazione sul fronte europeo. Dopo il sì del Parlamento Europeo lo scorso mese di febbraio occorre un impegno forte da parte della Regione e del Governo Nazionale per una coesione che possa coinvolgere più efficacemente tutti i livelli istituzionali e che incida sul piano delle risorse sulle modifiche della programmazione europea da parte della Commissione Ue”.