Pubblicità selvaggia a Cefalù? A mostrare quanto accade da alcuni giorni fra le strade della cittadina normanna è l’avvocato Vincenzo Callari che nella sua pagina facebook ha pubblicato alcune foto per mostrare la situazione. «In estrema sintesi e senza alcuna pretesa di esaustività – scrive – qualche giorno addietro ho protocollato in Comune una richiesta tesa a sollecitare un accertamento sull’attività di pubblicità ed affissione condotta dalla struttura circense “Donato Orfei”. Ad oggi non ho ottenuto riscontro». La richiesta è indirizzata al sindaco di Cefalù, all’ufficio tributi e alla Polizia municipale. Viene chiesto di accertare eventuali violazioni e di procedere alla rimozione delle affissioni abusive addebitando ai responsabili le relative spese, «nonchè di vietare l’attendamento della struttura circense “Donato Orfei” nel territorio del Comune di Cefalù».
Lo stesso Callari riporta quanto dice il codice della strada e il regolamento comunale in fatto di pubblicità. «La collocazione di cartelli e di altri mezzi pubblicitari lungo le strade o in vista di esse – recita il codice della strada – è soggetta in ogni caso ad autorizzazione da parte dell’ente proprietario della strada nel rispetto delle presenti norme. Nell’interno dei centri abitati la competenza è dei comuni, salvo il preventivo nulla osta tecnico dell’ente proprietario se la strada è statale, regionale o provinciale». Riporta poi alcuni articoli del regolamento comunale per l’imposta sulla pubblicità e diritto sulle pubbliche affissioni. «La pubblicità esterna e le pubbliche affissioni sono soggette secondo le disposizioni degli articoli seguenti rispettivamente al pagamento di un’imposta o di un diritto a favore del Comune nel cui territorio sono effettuate» ed ancora: «I soggetti passivi…sono tenuti, prima di iniziare la pubblicità, a presentare al Comune…apposita dichiarazione…nella quale devono essere indicate le caratteristiche, la durata della pubblicità e l’ubicazione dei mezzi pubblicitari esposti…Ai fini di evitare ogni forma di abusivismo nell’installazione di mezzi pubblicitari è fatto obbligo, ai soggetti passivi di allegare alla suddetta dichiarazione copia del provvedimento autorizzatorio all’installazione rilasciato dagli organi competenti, anche non comunali…». E sempre il regolamento aggiunge: «Il servizio delle pubbliche affissioni è istituito in modo da garantire l’affissione, a cura del Comune, in appositi impianti a ciò destinati, di manifesti di qualunque materiale costituiti, contenenti comunicazioni aventi finalità istituzionali, sociali o comunque privi di rilevanza economica, ovvero di messaggi diffuso nell’esercizio di attività economiche, nella misura stabilita dalle presenti disposizioni regolamentari».
Sotto le foto che Callari pubblica sulla sua pagina facebook per mostrare la situazione