Da Giusi Farinella, il gestore dell’Hotel Costa verde, arriva l’invito per rendere Cefalù e le Madonie un paese memorabile. Il noto albergatore cefaludese parte da una considerazione: «Il nostro territorio nel 2017 avrà una grande opportunità, infatti le prime previsioni sugli arrivi di turisti sono ottime. Stimo un aumento percentuale delle presenze a due cifre, grazie ai buoni risultati che avremo anche e principalmente nei mesi di bassa (aprile, maggio e ottobre) oltre l’apertura del “Pollina Resort” che realizzerà almeno settantamila presenze».
Insomma per Farinella sulle vie dei comuni madoniti il prossimo anno passeggeranno molti austriaci, bulgari e svizzeri, oltre ai tradizionali ospiti francesi e tedeschi. «Aumenterà il turismo estero ma anche quello interno, saremo in Sicilia il territorio che avrà la percentuale maggiore di incremento di presenze turistiche. Per Cefalù, ma soprattutto per tutte le Madonie,quindi, è imperativo cambiare. E’ il mercato che che lo impone per poterci confrontare con gli altri sistemi mondiali. Fallire avrebbe conseguenze drammatiche».
Il gestore del più grande Hotel cefaludese invita i sindaci del territorio a mettere da parte «la pigrizia mentale di chi non vuol cambiare e diventare davvero global: pensare globale e agire su scala locale e non pensare al proprio campanile». Per Farinella ci vuole una strategia nuova: «proporre l’intero nostro territorio ed offrire esperienze memorabili, dall’arte alla cultura, dalla storia al cibo. Dobbiamo diventare un unico parco a tema da San Mauro a Cefalù, dalle Petralie ad Alia, dal mare alla montagna».
Cosa fare per rendere memorabile il territorio di cefalù e dele Madonie? Precisa la risposta di Farinella: «basta avere la cognizione delle nostre potenzialità e rendersi conto dell’opportunità che il nostro settore offre per il 2017. Evidentemente se opportunamente sostenuto, e quì non si tratta di sostegni economici o contributi, bensì di investimenti in infrastrutture, in promozione».
Per il gestore del Costa verde, però, tutto dipende dalla risposta che si saprà dare a due precise domande: «quanti politici abbiamo ora nelle nostre Madonie che possono avere una visione così strategica del nostro territorio e del turismo? Perchè i politici non arrivano mai a delle considerazioni così elementari riguardo al turismo e al nostro territorio?»