Referendum: anche a Cefalù è psicosi delle matite cancellabili

Un messaggio gira sui social e ha raggiunto anche tanti cefaludesi. Dura un minuto ed una voce maschile avvisa che la matita per il voto al referendum non è regolare. La psicosi delle matite cancellabili è sbarcata anche a Cefalù. In molti arrivano ai seggi preoccupati. Al momento non si ha notizia di proteste degli elettori nei diciotto seggi cefaludesi. In alcuni casi, come ci segnalano alcuni lettori, ci si è limitato a chiedere spiegazioni.

La psicosi delle matite cancellabili, un po’ ovunque in Italia, sta caratterizzando il voto per il referendum sulla riforma costituzionale. Non mancano le proteste ai seggi elettorali. A Genova è caos nel seggio di Rivarolo. A Napoli alcuni elettori hanno chiamato la Polizia. Diverse le denunce a Roma. A Gela il voto si è fermato per due ore in un seggio del rione “Villaggio Aldisio”.

Dal Viminale è arrivata una nota con la quale si dice che «le matite cosiddette ‘copiative’ sono indelebili e sono destinate esclusivamente al voto sulla scheda elettorale. Le Prefetture possono utilizzare anche le matite che sono rimaste in deposito dagli anni precedenti». Lo stesso Viminale precisa che si utilizzano matite prodotte da Faber-Castell “da almeno cinque anni”. La storia delle matite non finisce qui.

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