Continua la tradizione del presepe nel cortile padre Camillo di via Francavilla. Ad inaugurarla Pino Culotta. A portarla avanti i nipoti delle famiglie Di Vincenzo e Alascia abitanti del cortile. Pino Culotta si dedicava con dedizione e scrupolo alla cura del presepe. Suo piacere era quello di condividerne l’opera rendendola accessibile alla collettività. Prima della sua dipartita ha chiesto che la tradizione del presepe non andasse perduta. Così è stato. Ad oggi vanta così un quarto di secolo di storia. Assieme al presepe va avanti anche l’altra tradizione del “bianco mangiare”, dolce tipico cefaludese realizzato fondamentalmente con latte, amido, e zucchero. Il dolce viene offerto a chi visita il presepe. L’8 dicembre in occasione dell’immacolata, patrona di Cefalù, le due famiglie curatrici del presepe, in collaborazione con Maria Rosaria Barranco del Gruppo “Cefalù la mia Città” hanno offerto il bianco mangiare a tutti i presenti. Tra un assaggio e l’altro gli intermezzi poetici di Franco Catalano. All’evento ha preso parte anche il gruppo “Cefalù a tavola” di Rosa Maria Aquia. Le foto sono di Claudio Pepoli.