Una nuova sede per le associazioni buddhiste: si inaugura oggi sabato 10 dicembre alle 15 in una villa di Pizzo Sella, confiscata alla mafia e assegnata dal Comune. Presenti il Venerabile Lama Monlam, Franco Battiato e il sindaco di Messina, Renato Accorinti.
Attualmente si stima che i praticanti buddhisti italiani siano circa 50.000 a cui si possono aggiungere altre 10.000 persone che saltuariamente frequentano centri e partecipano ad insegnamenti ed altri 10.000 di provenienza extracomunitaria. Anche le comunità palermitane sono diverse, forti e compatte: per loro e per tutte le associazioni legate al mondo buddhista, nasce un punto di riferimento. Si inaugura sabato (10 dicembre) alle 15 la nuova sede che il Comune di Palermo ha assegnato al Centro buddhista Muni Gyana e alle associazioni in rete del progetto “Ponti sottili”: si tratta di una delle strutture confiscate alla mafia di Pizzo Sella, in una posizione da cui si domina l’intera città. La villa (in via Grotte Partanna 5) permetterà di ospitare, in un luogo silenzioso e accogliente, meditazioni e insegnamenti, conferenze, gruppi di studio e dare vita ad una serie di attività sociali e culturali di servizio alla città. All’inaugurazione interverranno il Venerabile Lama Monlam – novantenne, molto seguito e rispettato anche per le sue doti di guaritore e la profonda conoscenza della pratica buddhista -; il cantautore Franco Battiato; Lara Gatto, presidente della Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana; Giorgio Raspa, presidente dell’Unione Buddhista Italia, e il sindaco di Messina, Renato Accorinti, in veste privata, da seguace del Dalai Lama. Presente il consigliere comunale Juan Diego Catalano Ugdulena. Dopo il benvenuto della direttrice del centro Muni Gyana, Lucia Geraci, saranno presentati il progetto “Ponti Sottili” e le associazioni che aderiscono: H.R.Y.O. (Human Rights Youth Organization), Centro per lo sviluppo della consapevolezza Thar do Ling, A.P.S. TATAM, Associazione sportiva dilettantistica OKINAWA, Associazione QI, ABACA, “Il Canto di Los”.
Un grande passo in avanti, questa sede: sia il Centro Muni Ghyana che le diverse associazioni troveranno qui un punto di riferimento e un ambiente armonioso dove proporre le discipline, seguire gli insegnamenti, confrontare le diverse tradizioni, partecipare alle sessioni di studio e alle conferenze, oltre che ad una ricerca congiunta che indaghi la natura della realtà e della mente, promuovendo il rispetto come principio fondante della convivenza. Ognuna delle associazioni ha una sua linea specifica che verrà messa a contatto e in rapporto con le altre, con l’intento comune di creare benessere, ma anche interventi culturali e sociali sull’intero territorio e la città.