Il comitato popolare per la salvaguardia del territorio Madonita pubblica le proposte tecniche, che saranno inviate al Governo Regionale ed alla Commissione Ambiente ed Attività Produttive, per la modifica della legge quadro sulla caccia. 1) Le battute ed i prelievi dei suidi devono essere fatte da cacciatori autorizzati ed essere monitorate e seguite da personale autorizzato. 2) Attuare corsi di formazione per selecontrollori rivolti ai cacciatori locali dei singoli Comuni del Parco, organizzati da Enti ed Associazioni venatorie autorizzate. 3) Ampliare le zone di prelievo venatorio per gli ungulati nelle zone B e D, dove vi è la presenza di aziende, allevamenti ed insediamenti produttivi (in quanto in queste zone la presenza dei capi è massiva). 4) I metodi di prelievo: i selecontrollori possono effettuare prelievi sia in modo vagante che in squadra, con un minimo di due e un massimo di sei unità. Le zone dove c’è presenza di suidi (anche sospetta) verranno monitorate dagli stessi e sarà data comunicazione agli organi competenti per il successivo prelievo. 5) I capi abbattuti, come da regolamento di ispezione veterinaria, saranno trasferiti presso i macelli autorizzati. Le mezzene potranno essere commercializzate ad aziende preposte alla trasformazione delle carni ed a Enti di beneficienza. Eventuali entrate finanziarie, da commercializzazione della carne, saranno regolarmente reinvestite sul territorio per il controllo, il censimento ed eventuali ripopolamenti faunistici e per l’acquisto di recinti e chiusini di cattura. 6) I selecontrollori saranno coadiuvati da Enti gestori, quali Ente Parco, ripartizione faunistico venatoria, Enti ed Associazioni Venatorie Comunali ricadenti nel Parco delle Madonie. 7) I cacciatori possono usare diverse armi consentite, con canna rigata o ad anima liscia con sole munizioni a palla, di calibro non inferiore a 5,6 mm con bossolo a vuoto inferiore a 40 mm. 8) Reinserire i cinghiali puri di sesso maschile, per modificare geneticamente gli ibridi presenti, in modo che in pochi anni la popolazione possa essere ridimensionata, in quanto diventeranno meno produttivi. 9) Includere all’interno del comitato ATC un membro del comitato locale che rappresenti il ” Comitato popolare per la salvaguardia del territorio Madonita”. 10) Il prelievo degli ungulati, nonchè dei suidi e non altre specie, deve essere effettuato nel periodo di silenzio venatorio, affinchè si possano controllare le eventuali squadre di bracconieri. 11) Si consiglia la riperimetrazione del Parco nelle zone D, poiché zone antropizzate ed a vocazione agricola, affinché si possa esercitare l’attività venatoria rispettando i limiti di sicurezza. Ricordiamo che le proposte e le azioni future del comitato saranno presentate in una assemblea pubblica entro la fine di gennaio.