Addio Giancaldo: a Lascari raso al suolo un luogo della storia

Nella notte è stata rasa al suolo la stazione ferroviaria di Lascari. Aveva 130 anni e per la comunità era uno dei luoghi storici più importanti. Sul posto è arrivata una ruspa e in poche ore ha demolito uno dei simboli che ha fatto la storia di Lascari. Alcuni curiosi hanno assistito alle operazioni riprendendo con i loro telefonini la distruzione del fabbricato. Tante le foto apparse su facebook nelle quali si critica quanto accaduto. «Addio stazione di Lascari – si legge su uno dei profili – ti hanno buttata giù, demolita di notte, così nessuno assisteva all’evento. Tutto fatto al buio… come al buio è stata predisposta la tua condanna. Dopo 13 anni è stata eseguita la tua sentenza a morte».

Su quanto è accaduto prende posizione il sindaco Giuseppe Abbate. «Il destino della stazione di Lascari – commenta – è stato purtroppo irrimediabilmente deciso nella conferenza dei servizi tenutasi nel 2003 nei locali della presidenza della Regione, in cui tutti gli enti coinvolti approvarono il progetto con il suo tracciato, con il suo piano particellare di esproprio, con le sue opere accessorie, ivi comprese le barriere antirumore. Senza volere accusare nessuno, ammesso che una soluzione diversa potesse essere trovata, dico soltanto che a quell’epoca ogni sensibilità veniva sovrastata dall’esigenza di fare presto, con il miraggio che i lavori del raddoppio ferroviario potessero dare un grosso impulso all’economia del territorio, garantendo un lungo periodo di lavoro e occupazione». Per il primo cittadino intraprendere, a lavori in corso, una battaglia per la modifica del tracciato, sarebbe stata non utopia ma mera follia, specie con la galleria lato Cefalù il cui imbocco condiziona il resto del tracciato che investe in pieno l’area di sedime della stazione e ancora a monte parte del magazzino dell’ex sugherificio. «Mi ero abituato da lascarese acquisito alla sua presenza – scrive un’altra persona su facebook – quando andavo a prendere o lasciare figlia o moglie nel periodo estivo. La consideravo parte del paesaggio, un vero peccato. E’ triste constatare come non sia stata trovata una soluzione per utilizzarla dopo un sobrio restyling». La stazione di Lascari era diventata famosa quando il regista Giuseppe Tornatore l’aveva scelta per il suo film “Nuovo cinema paradiso” facendola diventare la stazione di Giancaldo. Tutto questo, però, non è bastato a tenerla in vita.

La stazione è stata attivata nel 1887, contemporaneamente all’apertura della tratta della linea Palermo-Messina che congiungeva Fiumetorto a Cefalù. Negli ultimi anni era una delle poche stazioni presenziate della linea Palermo-Messina che aveva resistito alla soppressione del capostazione e vi fermavano tutti i treni regionali di Trenitalia. Il 20 aprile dello scorso anno è stato demolito il fabbricato del suo scalo merci. Lo scorso 18 luglio alle ore 12.00, con la soppressione del secondo binario, utile per incroci e precedenze, è stata trasformata in Posto di Blocco Intermedio. Veniva presenziata sempre dal dirigente movimento, in attesa della dismissione e dell’attivazione della nuova fermata di Lascari ubicata a trecento metri direzione Palermo. La vecchia stazione è stata dismessa lo scorso 18 dicembre con la contestuale attivazione della nuova stazione di Lascari.

Foto: http://lascariweb.altervista.org/

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