Cefalù: cinque stelle bacchetta l’attuale classe politica

Dal movimento cinque stelle arrivano dure critiche verso l’attuale classe politica cefaludese. Motivo del contendere il mancato arrivo del referendum cittadino sulla stazione ferroviaria ad Ogliastrillo. Le considerazioni dei cinque stelle si trovano in una lettera inviata al sindaco di Cefalù, al presidente del consiglio e ai consiglieri comunali. A firmarla la portavoce alla Camera dei deputati Azzurra Maria Cancelleri. «Anche se venisse indetta a breve una seduta del consiglio comunale per la nomina dei garanti – si legge nella missiva – non vi sarebbero più i tempi necessari per lo svolgimento, data la coincidenza delle elezioni amministrative di primavera, del suddetto referendum consultivo». Secondo il regolamento, infatti, per poterlo svolgere entro la fine di marzo questi garanti si sarebbero dovuti nominare entro i primi dieci giorni di gennaio. Così non è stato e così il movimento cinque stelle non esita a bacchettare l’attuale classe politica cefaludese. «Il ricorso a questo strumento di partecipazione popolare – si legge nella missiva – è stato solo usato dall’attuale classe politica, ma non realmente sostenuto. Prova ne sia che amministratori e consiglieri si sono fregiati del merito di aver dato alla città il regolamento ma nei fatti non si sono realmente impegnati per la concreta indizione del referendum stesso». Dal movimento di Belle Grillo arriva anche un consiglio alla classe politica cefaludese. «Si compiano tutti gli atti necessari in modo tale che tale consultazione si possa espletare nel minor tempo possibile, subito dopo la tornata elettorale». Per Cinque stelle, insomma, tutti i soggetti coinvolti devono dimostrare che da oggi al giorno delle elezioni «non si verifichi una sospensione della democrazia motivata da una affannosa corsa verso la individuazione di candidati e strategie funzionali alla presentazione delle liste per le elezioni».

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