Giovanni Cefalù nasce a Cefalù il settembre del 1922 da Ignazio e Rosa Glorioso. Sin da piccolo segue il papà che fa il pescatore. Da ragazzo si dilettava a vogare. Faceva anche le gare e quando il mare era mosso “marusu” prendeva una tavola e sfidava le onde. Era un temerario e non temeva nessun pericolo e questo suo carattere gli procurò la nciuria di “lanticristu”. Era d’indole buona ma se lo “stuzzicavano” usciva fuori la sua forza. Un giorno alla marina di Cefalù per rivendicare un torto subito scaraventò dal molo 7 pescatori. Era un coraggioso e fu protagonista di diversi salvataggi. Anche quando era militare imbarcato su una corazzata a Trieste partecipò ad un salvataggio. In quell’occasione Gianni “lanticristu” ed i suoi compagni commilitoni salvarono degli sfortunati da una nave che subito dopo affondò.
A 21 anni il 25 maggio 1943 sposa Marianna Glorioso da cui nascono 5 figli: Ignazio, Agostino, Vincenzo,Rosa e Maria Grazia. Negli anni ‘50 quando a Cefalù apre i battenti il Village Magique anche Gianni va a lavorarvi. Il 1 Marzo 1951 insieme a 7 amici pescatori cifalutani partecipò al salvataggio dei 5 pescatori palermitani di Arenella fuori le acque della Calura , subito dopo il peschereccio “Franco” affondò nelle acque di Sant’Ambrogio. A 55 anni prende il brevetto di bagnino di salvataggio ed anche tra i francesi del Village non esita a mettere a repentaglio la sua vita per salvare quella dei turisti francesi. Gianni “lanticristu” così come tutti i Cifalutani della Cefalù “do vasciu” era fiero del suo paese , era legatissimo alla marina luogo dove era cresciuto ed il porto. Si rammaricava della situazione del Porto di Presidiana “prissuliana” Riteneva che con le opere di costruzione del porto avevano distrutto le bellezze naturali della zona.
Gianni partecipò ad un altro salvataggio alla marina di Cefalù, quando un gruppo di studenti di Isnello salgono su un ”uzzarieddu” di un pescatore con handcap fisico. La barchetta si capovolge, i pescatori erano tutti a pesca fuori Cefalù, lui insieme alla mamma Rosa, ad alcune altre donne ed altri giovani amici Cifalutani tra cui Dinisi, Mogavero Nicola non esitarono a buttarsi per salvare i giovani. Qualcuno purtroppo morì e Gianni ne rimase sconvolto. Ricordava sempre quell’episodio che segnò una delle pagine più tristi della marineria di Cefalù . Partecipò alla ntinna a mari fino all’età di 60 anni e nel 1982 lascia il posto al figlio Agostino. Fu colpito da Alzheimer e non riconobbe più né la moglie né i figli, la cosa strana è che ogni sera i figli lo portavano alla marina e lì incontrando i vecchi amici pescatori li chiamava per nome senza sbagliare. Gianni Cefalù “lanticristu” muore all’età di 81 anni il 12 settembre del 2003.