Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Edoardo Croci.
Nel giro di pochi giorni, da quando ho dichiarato di non escludere un mio impegno per il rilancio di Cefalù, ho ricevuto la disponibilità a partecipare, nelle forme più diverse, anche da parte di personalità della politica e della cultura dal profilo di rilevanza nazionale. E’ il sintomo del riconoscimento, in ambito nazionale ed internazionale delle evidenti potenzialità di Cefalù che l’amministrazione locale non ha saputo cogliere. Tutelare e
valorizzare appieno le ricchezze naturali e storiche del territorio è la condizione per generare importanti ricadute economiche a favore di chi vive e lavora a Cefalù. Per farlo c’è bisogno di competenze, risorse e relazioni che vanno ben oltre la dimensione locale di Cefalù, oggi governata con una logica di piccolo paese del tutto inadeguata.
valorizzare appieno le ricchezze naturali e storiche del territorio è la condizione per generare importanti ricadute economiche a favore di chi vive e lavora a Cefalù. Per farlo c’è bisogno di competenze, risorse e relazioni che vanno ben oltre la dimensione locale di Cefalù, oggi governata con una logica di piccolo paese del tutto inadeguata.
Reputo quindi preziosa la disponibilità a partecipare a un progetto innovativo di alto profilo che mi è stata manifestata da esponenti della politica siciliani che si sono distinti anche a livello nazionale per il loro impegno a favore dell’ambiente e della cultura come Francesco Ferrante – già membro della Commissione permanente Territorio, Ambiente, e Beni ambientali al Senato della Repubblica – e Fabio Granata che, tra gli altri incarichi, è stato vicepresidente della Commissione parlamentare Antimafia alla Camera dei deputati. Oggi più che mai auspico che si verifichino le condizioni per non perdere questi e gli altri apporti i valore che si sono manifestati da tutta Italia.
Edoardo Croci