Crocetta si candida e sfida Lupo e Faraone

E’ arrivato l’annuncio di Rosario Crocetta per le prossime regionali. “Come nel luglio di cinque anni fa, scendo in campo con i siciliani per evitare che si torni al passato”. Si ricandida e si dice pronto ad affrontare anche le primarie: “Non accetterò un candidato imposto da quattro notabili romani del partito, il candidato lo scelgono i siciliani – dice – non ho alcun problema a sfidare nelle primarie Davide Faraone e Giuseppe Lupo. Il segretario Fausto Raciti dice che prima dei nomi viene la coalizione? Bene, innanzitutto non lo ha detto quando Faraone ha chiesto le primarie e poi la coalizione è quella che sta governando oggi la Sicilia e che io vorrei allargare a sinistra”.

Crocetta offre la sua candidatura al Pd. “Io offro la mia candidatura al Pd e alla coalizione di centrosinistra, ma il mio passo di oggi vuole mettere un punto fermo contro le congiure dei notavili locali appoggiati dai notabili romani. Vogliono distriggere una esperienza di governo che ha visto il Pd protagonista e che ha portato risultati eccezionali sul bilancio e anche sull’occupazione e la spesa di fondi europei”. Crocetta ironizza anche sulla ricerca a Roma del candidato dopo il no netto arrivato oggi da parte del presidente del Senato Pietro Grasso: “Abbiamo assistito più a viaggi della speranza che a tentativi di formare una coalizione. Il centrosinistra non sta prendendo alcuna decisione e attende il messia. Quello che emerge è un vero e proprio autolesionismo del Pd e il mancato coinvolgimento della società civile”.

Il governatore boccia poi il metodo Palermo: “Il metodo Palermo sponsorizzato dal sindaco Leoluca Orlando non è altro che quello che ho realizzato io cinque anni fa e che sto riproponendo oggi. Orlando si è candidato e i partiti lo hanno seguito con la differenza che io i partiti non li disprezzo e non faccio finta di non averli nella coalizione
che mi appoggia. Non vado a bussare alla mensa del ricco epulone, non sono abituato a fare il ruffiano e il prestanome di nessuno. Ho una mia storia che parla per me.Quale è il ‘metodo Palermo’? Quello di Orlando che si incontra con Vizzini e Cardinale e poi dice che con lui ci sono movimenti civici – ha aggiunto -. E’ una rappresentazione surrealista dirlo. I movimenti civici del tavolo di Palermo? Ognuno di loro ha fondato almeno 10 partiti”.

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