Seul, qualche ora fa la Corea del Nord aveva annunciato di aver sviluppato una bomba nucleare più avanzata delle altre testate in precedenza. Alle 12 ora locale (le 5:30 italiane) sono poi state avvertite due potenti scosse di terremoto. Il Giappone, dopo alcune verifiche, per bocca del ministro degli Esteri, Taro Kono, ha affermato si tratti ufficialmente del sesto test nucleare di Pyongyang.
L’annuncio dello sviluppo della Bomba H
Il dittatore Kim Jong-Un, nonostante le sanzioni e i ripetuti inviti da parte della diplomazia mondiale a desistere dai test per lo sviluppo di armi nucleari, ieri in nottata aveva annunciato di aver creato un nuovo potentissimo ordigno.
Secondo quanto riportato dall’agenzia filogovernativa KCNA, l’arma appena prodotta dagli scienziati nordcoreani sarebbe una Bomba all’Idrogeno, in grado anche di esplodere ad elevate altitudini.
Il comunicato, attraverso il quale veniva svelata al mondo la Bomba H made in Nord Corea, era corredato da una foto del giovane dittatore durante una sua ispezione al sito nucleare.
La KCNA rendeva noto che l’ultima risorsa sviluppata in campo militare e voluta fortemente dal Leader Supremo, sia l’arma nucleare “più avanzata”, “con un grande potere distruttivo” e che sia anche “in grado di essere montata sul nuovo missile intercontinentale Icbm “.
Alla fine della nota, l’agenzia di stampa filogovernativa assicurava la possibilità concreta per Pyongyang di “produrre quante armi nucleari vuole”.
Una novità questa che aveva sin da subito fatto preoccupare gli Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud.
Secondo i principali media americani, Donald Trump, che al momento dell’annuncio nordcoreano si trovava in Louisiana, aveva sin da subito valutato l’invio di aerei invisibili ai radar.
Il test nucleare e le due scosse di terremoto
Se l’annuncio dello sviluppo da parte di Kim Jong-Un dello sviluppo della Bomba H aveva inasprito notevolmente i rapporti tra Pyongyang e i suoi vicini, quello che è accaduto qualche ora dopo sta letteralmente facendo tremare l’area attorno al 38° parallelo.
Alle 5:30 di questa mattina (ora locale 12:00) sono state avvertite infatti due forti scosse di terremoto, la prima di magnitudo 6.3 e la seconda attorno al 4.6.
Sin dai primi minuti era stata diffusa l’indiscrezione secondo cui i due eventi sismici fossero collegati ad un nuovo test nucleare dei nord coreani.
A eliminare ogni dubbio, pochi minuti fa, è giunta direttamente da Tokyo la conferma dell’avvenuto scoppio di un ordigno atomico.
Il ministro degli esteri nipponico, durante una conferenza stampa, ha ammesso che si tratta ufficialmente del sesto esperimento compiuto da Pyongyang e che l’anomalo sciame sismico è ancora oggetto di studi da parte del Comando di Stato maggiore congiunto.
Mentre continua a rimanere sconosciuta la tipologia di bomba nucleare detonata, quello che si sa è che l’epicentro del terremoto è situato a Punggye-ri, sede di un sito di test nucleari.
Il governo di Seul ha già convocato una riunione d’urgenza per valutare quali contromosse prendere per fermare la minaccia nord coreana.
Inoltre, secondo gli ultimi dati forniti da Kim Young-woo, capo della commissione Difesa del parlamento di Seul, l’esplosione di stanotte pare abbia liberato una potenza di oltre 100 chilotoni, cinque volte superiore a quella della bomba americana sganciata su Nagasaki.
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