La data ufficiale della riapertura della scuola è quella di oggi 14 settembre, ma per alcuni la campanella è già suonata. I primi a rientrare a scuola sono stati gli studenti della provincia di Bolzano, che hanno dovuto dire addio alle vacanze già il 5 settembre. Lunedì, invece, è toccato agli alunni di Abruzzo, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Lombardia e provincia di Trento ricominciare a sedere tra i banchi di scuola. Per alcuni la data è stata rinviata a causa del maltempo. Oggi entrano a scuola anche gli studenti siciliani.
Il nuovo anno si preannuncia ricco di novità. La prima riguarda le vaccinazioni: per la prima volta, dopo le polemiche dei mesi scorsi, i genitori dovranno dimostrare alla scuola di aver fatto fare ai loro figli tutti i vaccini obbligatori, o almeno di essere in procinto di adempiere all’obbligo. Sulla questione, che ha infiammato il dibattito politico nelle scorse settimane, è intervenuta con una nota l’Associazione nazionale dei presidi: “La legge sui vaccini e’ intelligente e utile ma doveva essere organizzata con maggiore ponderazione – ha detto all’Agi Mario Rusconi, il vicepresidente dell’associazione – Mi sembra insensato che non ci sia stata una conferenza Stato-Regioni per imporre agli enti locali di concordare un modo di agire comune. La conseguenza e’ che le regioni hanno pensato di andare ognuna per conto proprio”.
Sulla questione dei vaccini è intervenuta anche il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, che ha mandato – insieme al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin – una circolare a tutte la scuole d’Italia che, “chiarisce bene come si attua la legge”.
Il ministro deve fronteggiare le critiche di chi lamenta la mancata assegnazione di alcune cattedre: a pochi giorni dall’inizio della scuola, infati, c’erano ancora 22mila immissioni in ruolo da fare.