Sulla mano prosperano in media 150 specie differenti di batteri: tenerle pulite è importante. La storia che stiamo per raccontarvi è accaduta ad una scolaresca. Siamo alla Cape Fear High School di Fayetteville (North Carolina). Una professoressa, Donna Gill Allen, per convincere i suoi studenti a lavare le mani con regolarità ha fatto un esperimento curioso e abbastanza impressionante.
Ha fatto mettere tre fette di pane in altrettanti sacchetti di plastica chiusi con uno zip. Il primo, il campione di controllo, conteneva del pane maneggiato solo con guanti nuovi e puliti, quindi sterili. Il secondo è stato infilato nel sacchetto da mani appena lavate. La terza fetta di pane è stata invece maneggiata da bambini con le mani sporche, e poi infilata nella bustina e sigillata. I sacchetti sono poi etichettati in modo che fossero riconoscibili e lasciati in disparte alcuni giorni, fino a quando i germi non hanno iniziato a proliferare. Sulla fetta toccata da mani sporche i germi hanno proliferato molto più che altrove, tanto che la mollica da bianca è diventata di un poco rassicurante color blu-verdastro.
Ed ecco nella foto sotto le tre fette di pane al termine dell’esperimento: su quella toccata dai bambini con le mani sporche i germi hanno proliferato molto più che altrove.
L’esperimento conferma ciò che i ricercatori da tempo sostengono: almeno il 15-30% delle infezioni, sia virali sia batteriche, si possono prevenire con un’accurata igiene delle mani, che sono un facilissimo veicolo di trasmissione di malattie, proprio perché vengono frequentemente a contatto con la bocca. Perché le mani possano dirsi pulite correttamente occorre però che il loro lavaggio duri almeno 40 secondi.