Maria David: la donna Santa che sapeva parlare nel silenzio

Per i suoi 150 anni di vita l’Azione Cattolica della diocesi di Cefalù ha deciso di ricordare Maria David. Mai scelta poteva essere più bella se si considera che il ricordo è per una donna Santa che nella sua vita ha saputo parlare a tutti nel silenzio di una contemplazione fatta di impegno, azione sociale e condivisione del quotidiano. Maria, davvero donna Santa, ha lasciato il ricordo di una vita trascorsa all’ombra della Cattedrale di piazza Duomo nella preghiera, nella contemplazione ma soprattutto nel dialogo con tutti e ogni cultura.

Chi era Maria David
Nasce a Polizzi il 15 gennaio del 1929. Frequenta le scuole del suo paese. Fin da piccola è attirata dalla vita ritirata ma sente l’esigenza di un cristianesimo impegnato con la testimonianza nel quotidiano e l’azione sociale di ogni giorno. A quattordici anni si consacra al Signore. Vive a Polizzi fino a sedici anni quando lascia la famiglia per trasferirsi a Cefalù e frequentare le classi liceali. Da quel momento la sua nuova casa è il Collegio di Maria della Marina. Dopo la maturità liceale si trasferisce a Palermo per frequentare i corsi universitari. Nel capoluogo trascorre le sue giornate di studio presso l’istituto delle Suore francescane. Si laurea in lettere e consegue il diploma magistrale. Torna a Cefalù per insegnare nella scuola parificata del Collegio di Maria. Presto, però, inizia la sua carriera di insegnante di lettere. Il suo primo incarico ad Episcopia Demanio in provincia di Potenza in Lucania. Due anni e viene trasferita a Lascari e poi a Cefalù alla scuola media Porpora. Qui fa conoscere la sua passione per lo studio e l’amore per l’insegnamento. Nel 1958 il vescovo di Cefalù, Emiliano Cagnoni, la chiama a guidare quale presidente la gioventù femminile diocesana. Da quel momento fa parte quasi sempre del consiglio diocesano di Azione cattolica e diventa responsabile del settore adulti. Viene apprezzata e chiamata a diverse responsabilità ecclesiali dai vescovi Lauricella, Cassisa, Catarinicchia, Mazzola e  Sgalambro.
Cefalù è stata la sua seconda città. Vi vive per circa sessant’anni. La sua casa è il Collegio di Maria. Alcuni fine settimana li trascorreva nella sua Polizzi dove si recava in estate per trascorrere qualche tempo in famiglia.  Consacra la sua vita al Signore e dedica di trascorrere i suoi giorni per annunciare il Vangelo. Nel suo cuore porta l’Azione Cattolica ma è aperta al mondo dell’associazionismo. Fa parte del consiglio diocesano dell’Uciim e si impegna con questa associazione per dare vitalità agli organismi di partecipazione scolastica. Entra a far parte del Movimento “Pro saettiate”. Maria si presentava come una donna semplice e generosa. A tutti regalava il suo sorriso e per tutti aveva parole di incoraggiamento. Tra i suoi hobby il ricamo e i lavori a maglia. Era una benefattrice silenziosa. Quando va in pensione non si arrende. Accetta di guidare quale preside l’Istituto Magistrale “Rosmini” di Cefalù. Nel 2005 decide di rientrare a Polizzi. Si vuole dedicare alla sua famiglia e intende impegnarsi in Parrocchia. Pochi mesi e scopre di avere un male incurabile. Muore l’11 settembre del 2006. Il giorno dopo il vescovo Sgalambro celebra il suo ingresso nella celeste eterna. Aveva settantasette anni.

Una richiesta. Oggi è tempo di parlare fra le nostre strade dei santi di questi tempi. Parlare oggi di Maria David e farla conoscere a questo mondo, e a questa società, quale donna che ha saputo incarnare nella sua vita i doni della Santità. Di lei ci restano tanti scritti. Di lei abbiamo molte testimonianze. Di lei ci resta il sorriso di una vita che va riscoperta e fatta conoscere alle nuove generazioni. Possa davvero questa Chiesa diocesana affondare le sue radici nella santità di quelle vite che tra i nomi più dolci e belli porta anche quello di Maria David.

 

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