Sale ancora il bilancio delle vittime in Iran e Iraq dopo il sisma di magnitudo 7.3

(secondo l’ultima stima dell’Usgs) in una zona nei pressi del confine: i morti nella Repubblica islamica sono 341, i feriti 5.340. Lo riferisce Press Tv. Le prime immagini dalle zone devastate mostrano interi edifici sbriciolati dalla potente scossa. Le vittime in Iraq sono stimate a 11. Particolarmente difficile la situazione a Darbandikhan, dove l’ospedale è stato severamente danneggiato ed è ancora senza corrente elettrica. L’epicentro del sisma e’ stato individuato, secondo gli ultimi rilevamenti del centro geologico statunitense, a 31 chilometri dalla citta’ di Halabja. Avvertito dal Mediterraneo, al caucaso, all’Oceano Indiano Da Israele al Pakistan, passando per Turchia, Libano, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Turkmenistan, Afghanistan, fino alla Georgia. L’onda espansiva della forte scossa di terremoto di 7,3 gradi, con epicentro vicino alla città irachena di Halabya – alla frontiera tra Iran e Iraq – è stata avvertita milioni di persone in tutta l’Asia Centrale. Alle 21.18 ora locale la terra ha tremato per la prima volta. Decine le repliche. Scene di panico tra le popolazioni di queste terre scosse da forti attività sismiche, con la gente che si è riversata nelle strade in preda al terrore. Le autorità irachene hanno ordinato l’evacuazione urgente nell’area circostante la centrale idroelettrica di Darbandiyan. 14 province colpite in Iran Sul versante iraniano la più colpita è la città di Ghasr Shirin, nella regione occidentale di Kermanshah. Qui le case sono in mattoni di fango e si teme che molte persone siano sepolte sotto le macerie. Difficili le operazioni di soccorso per l’interruzione delle vie di comunicazioni nelle aree rurali. Interrotte anche le linee telefoniche e la corrente elettrica. In tutto sono 14 le province iraniane colpite dal sisma. L’organizzazione nazionale iraniana per la gestione dei disastri ha dichiarato l’allerta degli organi di sicurezza e sanitari e ha chiesto alla popolazione di mantenere la calma. Il presidente iraniano Hasan Rohani ha chiesto il massimo sforzo per assistere le vittime.

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