Cecilia Bartoli canterà nella Cappella Sistina: la prima volta di una donna

Venerdì sarà la prima donna che canta nella Cappella Sistina. «E’ un immenso privilegio, lì per lì mi sono detta, avendo cantato tanto repertorio dei castrati, mi hanno chiamato per quello?». Il celebre mezzosoprano, Cecilia Bartoli, affianca il Coro Pontificio della Cappella Sistina in Beata viscera del francese Pérotin. Il repertorio rinascimentale della Cappella Sistina prevede voci maschili e voci bianche, esclude quelle femminili. Così Bartoli ha recuperato una monodia medievale, dove le donne erano presenti.

Per la prima volta una donna aveva inciso con il coro della Cappella Sistina. Sempre Cecilia Bartoli ha dato il suo contributo al nuovo cd musicale della Cappella Sistina edito da Deutsche Grammophon «Veni Domine – Advent e Christmas at the Sistine Chanel». Si tratta di una colossale operazione discografica in vista del Natale dove, ha spiegato il direttore della Cappella Musicale Sistina, monsignor Massimo Palombella, non si troveranno i consueti canti natalizi ma un repertorio di manoscritti rinascimentali del fondo Cappella Sistina custodito nella Biblioteca Apostolica Vaticana, contenente tre prime incisioni mondiali e la Beata viscera Mariae Virginis di Perotinus con la partecipazione appunto della Bartoli.

«Tutta la musica presente nel cd è stata storicamente composta per le celebrazioni papali e continua oggi, anche dopo la Riforma Liturgica del Concilio Vaticano II, ad esserne parte con l’attenta preoccupazione di precisa pertinenza celebrativa. L’incisione di un repertorio qualificato come ’musica antica’ non è compiere un’operazione archeologica, o nostalgica o anche semplicemente culturale» ha detto Palombella, aggiugendo che l’operazione risponde alla volontà di restituire un segno sonoro antico e dunque prezioso, capace di resistere in modo fecondo alla storia e continuare così ad essere attuale, vivo». Le registrazioni, come era accaduto per i precedenti cd, sono state effettuate nella Cappella Sistina.

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