“Ritengo che una Amministrazione attenta prima di pensare ad imporre balzelli dovrebbe decidere che cosa fare, in termini di investimenti e servizi, per sostenere il turismo e adoperarsi per rendere accogliente e turisticamente appetibile, una città che sempre meno risulta attraente per il turista non essendo al passo dei nostri diretti concorrenti e che ora dovrà subire anche l’aumento dell’imposta di soggiorno”. Lo afferma Giusy Farinella. “Chiedo ancora una volta al Sindaco e all’Assessore competente – scrive in una lettera pubblicata su Facebook – di occuparsi dell’economia turistica della nostra città con maggiore attenzione e sensibilità, visto che su di essa si basa l’economia cittadina ed il lavoro di tante famiglie. Non ha alcun senso discutere, come purtroppo hanno fatto i responsabili di Federalberghi, di tasse e imposizioni utilizzate come se fossero una sorta di bancomat da cui attingere risorse per far fronte alle esigenze di spesa corrente dell’ ente locale. Queste sono state le premesse e le intenzioni e noi albergatori avremmo dovuto sempre e comunque dire di “no”, così come abbiamo fatto negli anni passati”.
Nella sua missiva Farinella fa sapere di essere contrario a quanto sta accadendo nella cittadina normanna in fatto di tassa di soggiorno. “La mia contrarietà insieme a quella di molti albergatori cefaludesi non abbiamo bisogno di dichiararla: la storia e i fatti che noi possiamo raccontare ne sono la testimonianza migliore e indiscutibile. È il momento di smetterla di parlare genericamente di intenti e progetti, di tasse e imposizioni. Questo è il tempo in cui dobbiamo decidere che cosa fare, in termini di investimenti e servizi, per sostenere veramente e non a parole il turismo”.