Belice 50 anni dopo nelle foto di Giuseppe Rizzi

Il terribile terremoto che la notte tra il 14 e il 15 gennaio del 1968 seminò morte e distruzione tra i paesi della Valle del Belice viene commemorato con una serie di eventi che andranno avanti per tutto il 2018. Il momento più significativo è la cerimonia che si svolge oggi domenica 14 gennaio, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella e di tutti i sindaci del Belice, nell’auditorium “Giacomo Leggio” di Partanna. Durante la cerimonia Mattarella consegnerà targhe in ricordo di personalità simbolo che hanno perso la vita nell’aiuto alle popolazioni terremotate.

Accanto al momento istituzionale sono numerose le iniziative promosse dal Coordinamento dei sindaci per mantenere viva la memoria e contribuire al recupero di identità e patrimonio culturale della comunità locale. Al comandante regionale dei Vigili del fuoco sarà consegnata la targa in memoria dei quattro vigili del fuoco Giuliano Carturan, Savio Semprini, Alessio Maceri e Giovanni Nuccio. A consegnarla sarà il superstite Franco Santangelo, che fu estratto dalle macerie proprio dai vigili del fuoco. La targa alla memoria di Don Antonio Riboldi sarà consegnata al vescovo di Mazara del Vallo Domenico Mogavero da uno dei bambini che Riboldi portò a Roma dal presidente della Repubblica dell’epoca. Un riconoscimento anche a Ivo Soncini, il vigile del fuoco che estrasse dalle macerie Eleonora Di Girolamo, la piccola “cudduredda” .

La tragedia del terremoto rivivrà anche attraverso numerose mostre fotografiche.

Cefalunews ricorda quei giorni con alcune foto dell’archivio fotografico di Giuseppe Rizzi che proprio in quei giorni si trovava sul luogo ed ha documentato quanto hanno visto i suoi occhi.

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