Bollette a 28 giorni: come chiedere i soldi indietro

Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb sono stati sanzionati dal Garante per non aver rispettato le modalità di comunicazione nel rinnovo delle tariffe, cioè la fatturazione mensile, e per essere stati poco trasparenti sulla rimodulazione. Altro consumo ha lanciato l’iniziativa “La multa non basta: rivogliamo la tredicesima”. Con le fatture a 28 giorni, infatti, abbiamo pagato un mese in più all’anno.

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha sanzionato per 1,16 milioni di euro a testa Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb. Il motivo? Non hanno rispettato le modalità di comunicazione del rinnovo delle tariffe, cioè la fatturazione mensile, e per essere stati poco trasparenti sulla rimodulazione. Le famose fatture a 28 giorni. Il Garante non li ha solo multati: gli operatori devono stornare dalla prima bolletta a fattura mensile (non si sa ancora quando) quanto fatto pagare in più dal 23 giugno al 21 dicembre 2017, la data della diffida.

Altroconsumo ha lanciato l’iniziativa “Ma questo non basta: rivogliamo la tredicesima”. A quanti sono d’accordo Altroconsumo chiede di iscriversi per essere informato sugli sviluppi. In pochi giorni c’è stato il boom di adesioni: si è già in 10.000.

Le compagnie, per adeguarsi, avranno 120 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del Decreto Fiscale (con ogni probabilità ad aprile). Se dovessero violare la norma dovranno pagare ai consumatori un indennizzo forfettario pari a 50 euro entro una data stabilita dall’Autorità delle Comunicazioni, più 1 euro per ogni giorno successivo alla scadenza. Raddoppiano anche le sanzioni dell’AGCOM: da un minimo di 240.000 euro a un massimo di 5 milioni.

Ecco la pagina di Altroconsumo dalla quale si può aderire all’iniziativa.

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