Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, non andrà a Bruxelles al prevertice sui migranti per sottoscrivere una bozza già preparata. Lo sottolineano fonti del Governo, che mettono in rilievo l’irritazione di Palazzo Chigi per i contenuti filtrati in queste ore. In particolare, come peraltro dichiarato via Twitter dal presidente del Consiglio, l’Esecutivo italiano vuole che la questione dei ricollocamenti sia affrontata solo dopo che vengano chiariti i principi dei ‘primary movements’, ovvero la prima accoglienza nei Paesi di approdo. Dopo l’incontro con Tusk, Conte ha fatto il punto a Palazzo Chigi, in vista del vertice di domenica, con i suoi due vicepremier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Italia irritata per la bozza, pronta a farsi sentire in Ue Sulla questione dei ricollocamenti c’è dunque irritazione nel governo italiano su come il dossier – se la bozza che sta uscendo in queste ore venisse confermata – sarà trattato nel corso del vertice informale. Nel corso della giornata di oggi il premier Conte ha avuto – si apprende dalle stesse fonti – colloqui telefonici con alcuni capi di Stato e di governo europei e contatti tra il governo italiano e le cancellerie straniere ci saranno anche nelle prossime ore per trovare una soluzione di compromesso. Altre fonti non escludono anche la possibilità che l’Italia possa mettere il veto sulle conclusioni del Consiglio europeo.