Da Trump è arrivato “l’ok” alla linea dura dell’Italia sui migranti

“L’Ue dovrebbe seguire l’esempio”, ha detto nella conferenza stampa dopo l’incontro alla Casa Bianca con il premier Conte. Sui dazi però il presidente Usa ha avvertito: “Per noi 31 miliardi di deficit commerciale sono troppi”. Questione Tap, lil gasdotto “va fatto”, ha ribadito al suo “amico Giuseppe”. “Siamo due governi del cambiamento”, ha ricordato il premier italiano.

“Con Italia grande deficit commerciale, cose vanno messe a posto” – “Gli Stati Uniti, come sapete, hanno un grande deficit commerciale, anche con l’Italia, circa un miliardo di dollari, quindi dobbiamo rimettere a posto le cose”, ha sottolineato ancora Trump ricordando di dover “presto colmare il deficit” con il nostro Paese. Però l’Italia ha ottenuto la garanzia che i dazi Usa non toccheranno gli interessi delle imprese italiane, in particolare il settore per noi strategico dell’agroalimentare.

“Congratulazioni al mio nuovo amico Giuseppe” – Così Trump si è rivolto al premier italiano che ha chiamato “il mio nuovo amico”. “Sono tante le cose che ci uniscono”, ha quindi sottolineato Conte, mettendo in evidenza il “cambiamento” che entrambi rappresentano, oltre alla comune distanza dall’establishment e la vicinanza con le esigenze e il sentire dei cittadini. In questa chiave, l’Italia si è candidaya a lavorare fianco a fianco con l’amministrazione Trump nel ricostruire su basi nuove i rapporti che legano tradizionalmente gli Usa all’Europa, rapporti che negli ultimi tempi hanno vissuto molti bassi.

Trump: “Spero si completerà gasdotto Tap” – Donald Trump ha poi manifestato il suo “sì” alla realizzazione del gasdotto Tap: “Voglio un qualcosa di competitivo e spero il primo ministro riuscirà a farlo e a completarlo”, ha detto il presidente americano in conferenza stampa col premier Conte. “L’Italia è consapevole che la Tap sia un’opera strategica, ma ci sono inquietudini nelle comunità locali”, ha quindi sottolineato Conte.

F35, Conte: valuteremo responsabilmente il da farsi – “Quello degli F35 è un programma che è stato sottoscritto nel 2002. Arco notevole di tempo. Vogliamo valutare in modo responsabile questo processo e c’è già in corso un ordine che è stato fatto molto prima. Vedremo il processo in modo trasparente con l’amministrazione”, ha spiegato Conte, rispondendo a una domanda sulla prosecuzione da parte italiana delle commesse relative agli F35.

Libia, Conte: Usa riconosce a Italia leadership in stabilizzazione – Sulla questione Libia, poi, “l’amministrazione americana riconosce all’Italia un ruolo di leadership come paese promotore della stabilizzazione della Libia – ha sottolineato Conte – Con gli Usa lavoreremo per raggiungere questo risultato e valuteremo insieme i prossimi passi”.

Conte: “Riequilibrare spese Nato” – “Sulla Nato c’è stata una posizione chiara di Trump che io condivido: l’esigenza di riequilibrare la spesa che in questo momento è squilibrata. Sono posizioni ragionevoli che io tengo in gran conto. Dobbiamo negoziare per trovare il punto di equilibrio”.

“Russia indispensabile, su sanzioni Italia non cambia linea” – Conte ha parlato anche della Russia. “A costo di essere noioso sulla posizione del governo italiano non posso che ripetermi. Il che dimostra che la nostra posizione non cambia. Se vogliamo risolvere i problemi dobbiamo sederci a un tavolo con tutti. Non si può non coinvolgere la Russia”, ha ribadito il premier. “Il sistema delle sanzioni – ha ricordato Conte- nasce dagli accordi di Minsk, non è pensabile rimuoverli dall’oggi al domani. Ma essendo noi aperti, dobbiamo premurarci che queste sanzioni non colpiscano le piccole imprese russe e la classe media perché l’Italia ha un rapporto commerciale molto stretto da molto tempo. Le sanzioni contro Russa non sono un fine”.

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