Un gruppo di una cinquantina di attori ha messo in scena nella serata di giovedì una toccante rievocazione dei giorni che hanno visto a Polizzi la presenza del suo Patrono. La manifestazione è stata organizzata nella settimana che precede i festeggiamenti del santo Patrono che avranno nella giornata di domenica 15 settembre il momento più importante. Dal titolo «U Lassitu di San Gandolfo» la manifestazione è stata una rievocazione storica itinerante della vita del Santo. Tra storia e tradizione popolare è stata messa in scena la vita Santo Patrono dal suo arrivo a Polizzi, tra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio del 1260, accompagnato da frà Pasquale insieme alla capretta maraganna. Il momento dell’arrivo è stato interpretato all’ingresso della città dal lato della chiesa del Carmine. Tanta la gente presente in piazza Croce per assistere al toccante momento dell’incontro e della guarigione di un sordomuto che andava alla ricerca del giumento insieme al padre. Poi l’accoglienza presso le porte della Città nella casa della Pisana e la predicazione della Quaresima nella Chiesa Madre su invito della nobiltà e del popolo polizzano. Nel rudere di una chiesa è stata messa in scena la gioventù di Gandolfo quando ad Assisi ha incontrato san Francesco. E’ stata messa in scena la vita agiata di Gandolfo nella nobile famiglia Sacchi a Binasco, la sua conversione e l’incontro con Frate Francesco e il suo ingresso tra i Frati Minori. In questa stessa zona della città è stata interpreta la scena della guarigione di un paralitico. Ancora una volta è stato un momento toccante per le tante persone che hanno assistito in religioso silenzio. All’interno della chiesa di san Nicola è stato interpretato il momento della sua morte. Era il 3 aprile del 1260, sabato santo, quando presso l’ospizio di San Nicolò dè Franchis il 3 aprile 1260, Gandolfo consegnava la sua anima a quel Dio per il quale aveva percorso chilometri e chilometri per annunciarne il vangelo. I testi sono stati scritti da Bartolo Gugliuzza, Moffo Schimmenti e Sergio Lo Verde. La regia è stata curata da Sergio Lo Verde. La scenografia è stata realizzata da Santo Lipani. I costumi sono stati realizzati da Rosalba Di Giovanni ed Enza Dolce. San Gandolfo è stato interpretato da Pietro Sardo, frà Pasquale da Lorenzo Sausa, San Gandolfo da giovane da Vincenzo D’Angelo, San Francesco da Ettore Sausa. La capra maraganna è stata donata da Alfredo Beltempo. Gli attori e i figuranti, i ragazzi della Consulta, le signore dell’Auser, i ragazzi della Compagnia Nuovo Teatro di Polizzi e i ragazzi polizzani. L’evento è stato patrocinato dal Comune di Polizzi Generosa. ·
Le foto sono di Gandolfo Sapienza e sono tratte dalla pagina Facebook: Polizzi Generosa: un ecomuseo da vivere e scoprire