Tutto facile per il Palermo che nettamente supera il Perugia

Secondo successo consecutivo per il Palermo che dopo aver battuto il Foggia supera anche il Perugia allo stadio “Renzo Barbera” con un netto 4-1, nella gara valida per la quarta giornata del campionato Serie BKT. Avanti nel primo tempo grazie alle reti di Bellusci (14’) e Nestorovski (18’), i rosanero allungano le distanze nella ripresa con le reti di Trajkovski (58’) e ancora di capitan Nestorovski (68’). Di Dragomir (80’) la rete ospite. Con questo successo il Palermo sale a quota otto punti in classifica.

Dopo un inizio equilibrato, con gran pressing da ambo le parti, il Palermo sblocca il match al primo tiro in porta al 14′: angolo dalla destra di Trajkovski e ottimo inserimento di Bellusci che di testa non da’ scampo a Gabriel. Al 18′ i rosanero concedono il bis: Trajkovski sulla trequarti serve Aleesami, l’esterno si inserisce centralmente, arriva Nestorovski che quasi toglie il pallone al compagno e con un gran sinistro insacca per il suo primo centro in campionato. Al 28′ ancora pericoloso il Palermo: El Yamiq perde palla a centrocampo, Haas avanza in velocita’ e allarga per Trajkovski, l’attaccante prova un sinistro non irresistibile e Gabriel para. Al 41′ gran giocata e destro potente dalla distanza di Trajkovski, palla non lontana dal palo. Nella ripresa al 4′ Netorovski, servito da Jajalo, si divora il terzo gol: il macedone a tu per tu con Gabriel gli tira addosso con il sinistro. Al 14′ il 3-0: azione spettacolare tutta di prima con triangolo tra Haas e Netorovski e gol di Trajkovski che da distanza ravvicinata non sbaglia. Il Perugia si fa pericoloso in area avversaria al 17′: Brignoli si oppone con i pugni a Melchiorri, poi il tiro di Mustacchio viene murato da Pirrello. Al 23′ Falletti entra in area e viene atterrato da Falasco; Fourneau indica il dischetto e Nestorovski trasforma infilando il pallone nell’angolino alla destra del portiere. Al 34′ gol della bandiera del Perugia: cross di Mustacchio da destra e palla a Dragomir che appostato sottoporta sorprende tutti e insacca indisturbato.

Carpi-Brescia 1-1

Finisce in parita’ fra i debuttanti Castori e Corini (espulso nel finale per proteste), ma e’ il Carpi a recriminare per l’autorete di Frascatore e il rigore fallito da Jelenic a 7′ dalla fine. Parte meglio il Carpi, pericoloso con Mokulu che da due passi manda alto di testa. Poi il folle retropassaggio di Di Noia di testa indietro innesca Donnaruma, che da un metro spara sulla traversa. Altro regalo di casa, questa volta mortale perche’ Frascatore di testa infila Colombi per anticipare Torregrossa per lo 0-1 del Brescia. Il Carpi reagisce con forza e trova il pari alla mezz’ora sull’asse Mokulu-Arrighini, letale in girata. Nella ripresa succede tutto nel finale, con Colombi che salva su Donnarumma e poi al 38′ Curcio tocca di mano il cross di Pachonik, rigore che pero’ Jelenic si fa parare da Alfonso. Sul corner seguente Vano fallisce due volte il match point, poi al 44′ Ndoj dal dischetto spara alto.

Crotone-Hellas Verona 1-2

Il Verona espugna lo Scida con merito, grazie ad una prova di grande compattezza e qualita’. Il vantaggio per la squadra di Grosso matura al 14′ in occasione di una delle tante palle perse dal Crotone a centrocampo. L’azione si sviluppa in velocita’ sulla destra e si conclude a sinistra, dove Henderson si fa trovare pronto sul secondo palo per il tap in vincente. Il Crotone risponde con Nalini, che conclude sull’esterno della rete.
Ma e’ Tupta a fallire il colpo del ko quando, dopo aver preso d’infilata la difesa avversaria, conclude a lato a tu per tu con Festa. Al 29′ Silvestri vola a mettere mette in angolo il colpo di testa da vicinissimo di Faraoni, ma a chiusura del primo tempo l’impressione e’ che il Verona il vantaggio lo meriti tutto. E il raddoppio arriva al 12′ della ripresa, quando Tupta se ne va velocissimo in contropiede, e dopo aver colpito la base del palo riprende la palla e la offre a Colombatto che piazza alle spalle di Festa. Nel finale Firenze accorcia le distanze con un gran destro a giro sotto il sette. Il Crotone chiude all’arrembaggio, ma non basta.

Lecce-Venezia 2-1

Torna alla vittoria dopo otto anni in Serie B il Lecce che allo stadio di Via Del Mare bette in recupero 2 a 1 il Venezia. Parte forte il Lecce con Lepore che dalla destra mette al centro un pallone invitante che Palombi manca per un soffio. Il Venezia risponde con la più grande occasione del primo tempo, un tiro di Falserano che sfiora l’incrocio dei pali. Al 27′ Scavone va in rete ma l’arbitro Baroni giudica falloso in cui l’ex Parma si è liberato del proprio marcatore. Meglio Il Venezia a inizio del secondo tempo con Geijo che al 9′ sbaglia un gol già fatto. Superiorità che si concretizza col vantaggio: al quarto d’ora Di Mariano, ex di giornata, insacca dopo la respinta di Bieve sulla conclusione da fuori di Falzerano. Il pari arriva al 73′ grazie a Palombi, di sinistra dopo un’intuizione di Falco. In pieno recupero gol-vittoria ancora di Palombi lanciato in contropiede da Tabanelli: pallonetto e Lezzerini in uscita non può nulla. Il Lecce sale a 5 punti, il Venezia rimedia la terza sconfitta consecutiva e resta a 3.

Pescara-Foggia 1-0

Il Foggia spreca e il Pescara lo punisce. La chiave del match nella ripresa. Al 23′, sullo 0-0, Mazzeo sbaglia un calcio di rigore e cinque minuti dopo Gravillon di testa realizza il gol partita. Primo tempo con poche emozioni. Il Foggia ci prova due volte con l’ex Carraro ma Fiorillo se la cava senza affanni. Dalla parte opposta Capone, al debutto in campionato da titolare, batte dal limite pero’ non riesce ad inquadrare la porta. I rossoneri, in campo con il 3-5-2, sono piu’ aggressivi e organizzati del Pescara che non riesce a sviluppare con fluidita’ la propria manovra. In attacco Monachello si muove molto ma e’ assistito poco e male dai compagni. Il Foggia ha qualche altra buona chance prima dell’intervallo pero’ non la sfrutta. Nel secondo tempo, dopo 6′, Pillon sostituisce Kanoute’ con Machin. Al 23′ grave errore di Perrotta che sbaglia un disimpegno consegnando il pallone a Mazzeo. L’attaccante rossonero lancia Galano (entrato al posto di Chiaretti) che salta Machin e viene steso. Per l’arbitro Pillitteri e’ calcio di rigore, ma Mazzeo lo sbaglia scheggiando la traversa. L’undici di Grassadonia accusa il colpo e il Pescara lo punisce tre minuti piu’ tardi. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo Memushaj pennella al centro e Gravillon di testa realizza il suo primo gol con la maglia biancazzurra. La reazione del Foggia e’ rabbiosa. Cross di Cicerelli, Mazzeo stacca e Fiorillo e’ strepitoso nella deviazione in corner. Poi altri tentativi vani degli ospiti. Il Pescara sale al terzo posto a quota 8 punti, mentre il Foggia colleziona la terza sconfitta di fila ed e’ sempre piu’ ultimo a -5.

Spezia-Cittadella 1-0

Lo Spezia riscatta la sconfitta di Cremona battendo la capolista del campionato Cittadella. L’episodio chiave dell’incontro si sviluppa al 38′ della prima frazione, con Iori che reclama una trattenuta in area di rigore e chiede il penalty, non concesso dall’arbitro Maggioni che, sugli sviluppi dell’azione espelle l’attaccante Panico per proteste. La gara, sin lì equilibrata, anche se con più occasioni da parte spezzina, cambia di molto, con i bianchi di casa a prendere il controllo delle operazioni. Per di più ad inizio ripresa, lo Spezia va anche in vantaggio con un tiro di Crimi che, deviato da Adorni, finisce alle spalle del portiere. A questo punto la gara e’ in discesa per gli uomini di Marino che pero’ non riescono a raddoppiare, pur con molte occasioni per farlo, mentre gli ospiti sfiorano il gol con un tocco di Augello che per poco non mette fuori causa il proprio portiere che si salva in angolo. Finisce cosi’, con la seconda vittoria casalinga per i liguri e la prima sconfitta per i veneti che lasciano la testa della classifica.

Il Cosenza non riesce a brindare al primo successo davanti a circa 10mila sostenitori. La formazione di Braglia gioca bene e mette in soggezione il Livorno, soprattutto nel primo tempo quando trova il vantaggio con Tutino. L’attaccante napoletano al 26′ trasforma nel pallone decisivo la sponda di testa di Dermaku. I silani potrebbero raddoppiare con Garritano ma non riescono a infliggere il colpo. La partita resta quindi aperta ma il Livorno e’ incapace di abbozzare un concreto tentativo di rimonta. Il Cosenza spreca ancora e Lucarelli prova a pescare anche dalla panchina inserendo Diamanti e Kozak per riprendere la sfida. I toscani si rivitalizzano nell’ultimo tratto e trovano il pareggio con Giannetti al 38′ rischiando poi la vittoria con Diamanti.

Cambia impostazioni privacy
Torna in alto