La neonata è morta 24 ore dopo il parto. L’indagine che ne è scattata è durata sei anni ma non ha portato ad alcun risultato. Adesso dovrà ripartire da zero perchè i reperti analizzati erano quelli sbagliati. E’ la paradossale vicenda vissuta dai genitori della piccola Margherita, nata il 30 settembre 2012 e morta l’indomani, l’1 ottobre. La mamma per il parto era ricoverata alla clinica Candela. Il decesso però è avvenuto all’ospedale Civico. L’inchiesta penale si è conclusa con l’archiviazione delle posizioni degli indagati. Secondo i risultati della perizia disposta dai giudici, la neonata morì per un’infezione contratta quando era ancora nella pancia della mamma e che, quindi, i medici non potevano evitare. Il legale della famiglia, l’avvocato Rosalba Di Gregorio, ha continuato a fare svolgere accertamenti. Due le novità emerse: non risulterebbe alcuna infezione ai polmoni della piccola e il dna della placenta analizzata non sarebbe compatibile con quello della madre, anzi apparterebbe a un neonato di sesso maschile. I risultati dei test sono stati depositati e potrebbero rimettere tutto in discussione. Resta da capire come sia davvero morta la bimba. E, adesso, si dovrà spiegare anche l’errore nelle analisi. Ormai però sono passati sei anni e anche se si dovesse aprire un nuovo procedimento, probabilmente l’aspetto penale finirebbe con una prescrizione. Resta invece l’ipotesi risarcimento.