Chiude il centro nascite di Cefalù? La politica locale è assente. Il Meetul Cefalù denuncia quanto accade e invita il Ministro Grillo a venire a Cefalù per girare fra le Madonie. «Il punto nascita dell’ospedale di Cefalù “Fondazione G. Giglio”, reparto all’avanguardia e punto di riferimento dei cittadini cefaludesi e madoniti e non solo, rischia di chiudere. Si tratta di un reparto riconosciuto e considerato quale struttura moderna e sicura, addirittura attrattiva nei confronti dei paesi delle Madonie e Nebrodi. Dotato di uno staff di qualità indiscutibile e costantemente rivolto al benessere delle pazienti. Il Meet up locale contesta al tempo stesso quanti sostengono che in questo modo si rendono più sicure le nascite, grazie al fatto che, gioco forza, avverranno in strutture ritenute più attrezzate». La denuncia è in una nota del Meet up Cefalù. «Ad oggi il centro nascite di Cefalù – continua la nota – ha unità operativa di ostetricia e ginecologia efficiente con un servizio di pediatria che offre assistenza specialistica sia in regime ambulatoriale che in regime di degenza e garantisce le urgenze ostetriche e ginecologiche con turni di guardia attiva 24 ore su 24. Inoltre nell’ambito dell’assistenza al parto spontaneo è attivo anche il servizio di partoanalgesia 24ore su 24. Nonostante tutto questo, negli ultimi anni la paventata chiusura e una politica denigratoria, hanno fatto si che molte partorienti abbiano preferito andare a Termini Imerese o a Palermo perché convinte che il reparto non sia più efficiente e sia carente di personale». Per il Meetup Cefalù Il punto nascite di Cefalù non ha nulla da invidiare ai centri di maggiori dimensioni. «La politica del taglio dei servizi sul territorio è una politica che va avanti da tempo, magari dirottando poi questa spesa su altri beni. Nelle Madonie – continua sempre la nota del Meet up – ci sono oggettivi, e insuperabili disagi di viabilità che rendono difficili i collegamenti con il territorio e che potrebbero comportare inadeguatezza dell’assistenza sanitaria».
«I paesi delle Madonie – spiega Giuseppe Provenza del meetup di Cefalù (nella foto) – si trovano a un’altitudine media di 1000 metri sul livello del mare e il rischio che il parto sfoci in una tragedia è elevatissimo, anzi, aumenterebbero i parti programmati con taglio cesareo, venendo meno quanto previsto dal piano stesso, che dovrebbe prevedere una riduzione al taglio cesareo e l’implementazione dell’epidurale. Noi madoniti dovremmo poterci permettere la sanità migliore, ci siamo già fortemente opposti a questa stessa decisione due anni fa, organizzando ,anche , una visita Istituzionale con i Parlamentari del M5S c/o l’ospedale Giglio di Cefalù. Cosa ha fatto la politica locale in questi anni ? Il Meet up, chiede al Ministro Grillo di rimodulare la rete dei punti nascita basandosi non solo su mere soglie fisse su cui chiedere deroghe, come fossero favori, ma sulle reali esigenze del territorio, tenendo conto anche delle gravissime carenze infrastrutturali della Sicilia, e la invita a fare visita alla nostra struttura e a tutte Madonie».