Sconfitta interna per la Cephaledium nel teatro di uno stadio ancora a porte chiuse

Nel triste teatro dello Stadio Santa Barbara di Cefalù ancora a porte chiuse, il Milazzo batte con merito una lanciatissima Cephaledium. Al 5′ ospiti già in vantaggio con La Corte che sfrutta un buco di Levantino e insacca alle spalle di Mortillaro. I gialloneri reagiscono al 18′, Sferruzza spreca da buona posizione su assist di Zangara. Un minuto più tardi sempre Sferruzza viene atterrato in area,per l’arbitro è rigore che realizza Clemente per il momentaneo 1a1. La partita è scoppiettante, complici delle difese non sempre puntuali nelle chiusure. Al 23′ Milazzo di nuovo in vantaggio. A seguito di un cross da palla inattiva, La Corte vince un contrasto aereo, forse aiutato da un tocco di braccio, e risolve la mischia battendo Mortillaro non puntualissimo nell’uscita. Neanche il tempo per il Milazzo di trincerarsi in difesa che Clemente impatta di nuovo il match, grazie ad.una staffilata dai 25 metri di sinistro, dopo aver fatto rimbalzare il pallone. A seguito di un inizio così forsennato, con ben 4 reti in 25 minuti, il ritmo della contesa inevitabilmente cala, nonostante la partita rimanga molto maschia. All’ultimo minuto del primo tempo la Cephaledium è ancora costretta a rincorrere. Il gol ospite arriva ancora a seguito di un calcio piazzato, stavolta battuto forte a primo palo, sul quale sbuca la zampata vincente di Cariolo per il 3a2 che manda tutti a riposo.

Il secondo tempo è un assolo dei normanni alla disperata ricerca del pareggio, senza tuttavia creare clamorose palle gol, i mamertini arretrano ma pungono in contropiede. Tinnirello va vicino due volte al pareggio, al 63′ è bravo il portiere ospite Taranto a parargli un bel tiro di piattone da dentro l’area, mentre al 68′ spreca di testa su cross di Clemente. Mentre la Cepha si spreca nel massimo sforzo, ecco la doccia fredda, bella azione di contropiede tra Tritone e La Corte, e tiro decisivo di Cariolo, questi è reso imparabile da una deviazione. Con i padroni di casa sotto di due reti, il finale è un assalto all’arma bianca. A 6′ dalla fine, Clemente va di nuovo dal dischetto, stavolta a seguito di un fallo su Di Franco. L’asso palermitano segna, ma solo sulla ribattuta, realizzando una tra le sue triplette più amare. La Cephaledium ci prova fino alla fine a riprendere il match per i capelli, ma non lascia altro che rimpianti, visto che la partita terminata per 3a4. Partita dai mille rimpianti, sia per come si è sviluppata in campo, si alla luce del contemporaneo pareggio della capolista Acquedolci contro il due Torri. Passo falso per gli uomini di mister Ferrara,ai quali, al di là della vicenda stadio che può averne condzionato la prestazione, devono necessariamente ritrovare una quadra difensiva per riprendere la corsa al vertice.

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