Una vittoria per continuare a cullare la speranza di qualificarsi alla Final Four della UEFA Nations League e per regalare una gioia agli oltre 70mila tifosi che saranno sugli spalti di un ‘Meazza’ tutto esaurito per sostenere la Nazionale un anno dopo la cocente delusione per la mancata qualificazione al Mondiale: è questo l’obiettivo di Roberto Mancini, che domani con il Portogallo cercherà di bissare la vittoria ottenuta il 14 ottobre in casa della Polonia, un successo meritato quanto prezioso che ha scongiurato il rischio di retrocedere nella Lega B.
“All’inizio non è stato facile – ha dichiarato nella conferenza stampa della vigilia il Ct ripercorrendo i suoi primi mesi sulla panchina della Nazionale – ma i ragazzi hanno mostrato molta buona volontà. Stiamo migliorando, ma ci servirà ancora tempo. Il fatto che domani ci saranno 70mila persone è un bella base di ripartenza insieme alle ultime buone prestazioni. La Nations League era il primo obiettivo e proveremo a vincere il girone, ma il vero traguardo è la qualificazione all’Europeo, quindi bisogna dare esperienza ad un gruppo giovane”.
Ed è importante ridare fiducia ad un’Italia che un anno fa proprio a Milano subiva un colpo durissimo: “La Nazionale non è mai morta. Ricordo benissimo quelle due partite, meritava di andare avanti: è stata sfortunata, ma il calcio è questo, ci sono volte in cui le cose non vanno bene, capita a tutte le nazionali. Non lo avremmo voluto, per noi andare al Mondiale è importante, stiamo cercando di rimboccarci le maniche e di farlo il più in fretta possibile. Ma la strada è ancora lunga”.
Nelle ultime due gare con Ucraina e Polonia il tridente leggero ha dato risposte positive, ma l’infortunio di Bernardeschi costringerà Mancini a cambiare qualcosa lì davanti. Intanto il Ct, che oggi ha perso per infortunio anche Romagnoli, ha convocato il difensore della Lazio Francesco Acerbi e ha annunciato l’arrivo dall’Under 21 del suo quasi omonimo Gianluca Mancini e del classe 2000 Moise Kean, entrambi alla prima chiamata con la Nazionale maggiore. “A meno di infortuni – ha aggiunto il Commissario tecnico – dopo la partita con il Portogallo andranno via quelli che hanno giocato di più con le loro squadre: Chiellini, Jorginho, Insigne e Florenzi. Ho ancora ventiquattro ore di tempo per decidere, ma credo che domani Immobile giocherà dall’inizio. Nel suo club gioca in modo un po’ diverso, ma ha una qualità importante, fa gol e noi stiamo cercando i gol. È avvantaggiato rispetto agli altri, ma non ci sarebbe grande differenza se giocasse un altro”.
Nelle prime sette partite della gestione Mancini l’età media degli Azzurri non è mai andata oltre i 26 anni e 4 mesi e anche domani potrebbero trovare spazio diversi giovani: “Se uno è bravo, sicuramente arriva, e se ci sono stranieri bravi, anche i giocatori italiani migliorano. Abbiamo una buona generazione di ragazzi di 18, 19, 20 anni che hanno bisogno di giocare. Sono bravi, con qualità tecnica e per noi è importante conoscerli, per questo li chiamiamo. Abbiamo un buon serbatoio per il futuro”.
Il Ct del Portogallo, Fernando Santos, ha evidenziato “l’evoluzione costante” dell’Italia, definita “un’avversaria fortissima”. Mancini risponde mettendo in luce le qualità di un Portogallo che resta molto temibile anche senza la sua stella: “Ronaldo è fra i migliori al Mondo, ma il Portogallo ha ottimo giocatori davanti e rimane una grande squadra. Sarà una bella partita anche senza Ronaldo, ma ci sarebbe piaciuto ci fosse per lo spettacolo”.
Quella di oggi sarà senza dubbio una partita speciale per Giorgio Chiellini, che giocherà la sua 100ª gara in Nazionale entrando a far parte del ristretto club dei centenari Azzurri: “Le 100 presenze vanno al di là di ogni sogno che può avere un bambino, ma in questo momento penso al Portogallo, l’unico mio pensiero è fare bene e vincere questa partita, dando continuità a quanto di buono abbiamo fatto vedere il mese scorso”. L’umiltà è da sempre uno dei segreti alla base della straordinaria carriera di Chiellini: “Nessuno è insostituibile – sottolinea il difensore della Juventus – siamo tutti importanti, ognuno mette un ingrediente diverso sia di esperienza che di qualità. Qui in Nazionale c’è sempre grande disponibilità da parte di tutti, c’è sempre molto più entusiasmo rispetto ai club, anche in chi magari gioca meno. A ‘vecchietti’ come me e Bonucci rubare un po’ di energie e spensieratezza a questi ragazzi può solo far bene”. Il pensiero torna ad un anno fa, alla delusione per la mancata qualificazione al Mondiale: “È stato il punto più basso della mia esperienza in Nazionale. La partita contro la Svezia fu triste, ma ancora più duro è stato vedere che a giugno i compagni di club partivano per il Mondiale e noi stavamo a casa. Ma ora c’è un gruppo nuovo che vuole fare bene e dare continuità alla nostra crescita, un percorso che deve farci arrivare pronti a giocarci le nostre carte agli Europei del 2020″.
In occasione del match di questa sera, la FIGC rinnova il suo sostegno ad AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro), rappresentata in conferenza stampa dalla ricercatrice Martina Pigazzi, nell’ambito della campagna nazionale ‘I Giorni della Ricerca 2018’: attraverso un sms al numero solidale 45521 sarà possibile partecipare alla raccolta fondi per la ricerca scientifica contro il cancro.
Il programma
Sabato 17 novembre
Ore 20.45 – Gara Italia-Portogallo
Al termine incontro con i Media
Domenica 18 novembre
Ore 11 – Allenamento presso il Centro Sportivo Suning di Appiano Gentile (chiuso)
Lunedì 19 novembre
Ore 11 – Trasferimento Milano-Genk
Ore 17.30 – Conferenza Stampa del CT e 1 calciatore presso la Luminus Arena
Ore 18 – Allenamento MD-1 (aperto ai Media i primi 15’)
Martedì 20 novembre
Ore 20.45 – Gara Italia-USA
Al termine incontro con i Media e trasferimento e rientro in Italia