Tra i paesi che partecipano su Raitre all’edizione 2018 della gara il ‘Borgo dei borghi’ c’è anche Petralia Soprana, il ‘balcone delle Madonie’
Petralia Soprana è il più alto comune delle Madonie ed è incluso nel circuito dei borghi più belli d’Italia. Non esistono documenti storici certi, ma è assai probabile che l’antica Petra dopo essere stata fondata dai siculi sia passata sotto l’influenza greca, cartaginese e infine romana. La città fu, infatti, consegnata nel 254 a.C. ai consoli romani Aulo Attilio e Gneo Cornelio. Inserita tra ‘le civitates decumanae’ fu sottoposta al tributo annuo della decima in natura. Il borgo divenne così uno dei principali fornitori di grano di Roma.
Durante il Medioevo Petralia fu occupata dai bizantini, dagli islamici e dai normanni. Nel 1062 Ruggero di Altavilla vi edificò i castelli ed i bastioni che il borgo conserva ancora oggi. La distinzione tra Petra ‘inferior’ (Petralia Sottana) e Petra ‘superior’ (Petralia Soprana) appare per la prima volta nel 1258. La cittadina fece parte del patrimonio dei conti di Ventimiglia di Geraci Siculo e, successivamente, appartenne alla contea di Collesano, dei Cardona, dei Moncada e degli Alavrez di Toledo.
Numerosi monumenti ed opere architettoniche arricchiscono la cittadina, tra queste la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (XIV secolo), quella di Santa Maria di Loreto (1750), quella del Santissimo Salvatore e di Santa Maria di Gesù (1611). In piazza del Popolo è stato eretto un monumento di Antonio Ugo dedicato ai caduti di tutte le guerre.
La festa principale del Paese è quella dei Santi Pietro e Paolo che si svolge ogni anno alla fine di giugno. La processione religiosa è accompagnata dal suono dei tamburi suonati dal gruppo ‘tamburiani e strinnardiri supranisi’. Altro avvenimento caratteristico è quello della settimana Santa con il cosiddetto ‘U ‘ncuntru’ che si svolge la domenica di Pasqua. A Ferragosto viene rievocato il matrimonio baronale che consiste nel riproporre il matrimonio di due nobili del Settecento. Dolce tipico è lo sfoglio, anche se è accesa la disputa sulla sua origine con gli altri paesi delle Madonie, primo tra tutti Polizzi Generosa.
Il Borgo è detto il ‘balcone delle Madonie’. Dal Paese, infatti, la vista delle valli interne della Sicilia è mozzafiato. Un panorama campestre che muta con il passare delle stagioni. Una miriade di colori si alternano, dal verde delle valli in primavera, al giallo del grano dopo la mietitura, al marrone scuro della terra appena arata, al rosso dei tulipani di Blufi, al bianco della neve nel periodo invernale. Solo i supranesi possono godere della sagoma di ‘mugibello’ che si erge verso oriente ad oltre cento chilometri di distanza come protettore e padrone dell’isola della zagara e dei limoni.
Un luogo incantato, su cui hanno faticato da ‘suli a suli’ per secoli generazioni di contadini che solo di recente sono riusciti ad emanciparsi da una condizione di povertà imposta dai latifondisti e dai gabelloti. Ed è su queste valli che nel 1948 è stato assassinato dalla Mafia Epifanio Li Puma, supranese che ha avuto il solo torto di aver lottato per dare un’esistenza dignitosa alla sua famiglia e alla sua ‘Madre terra’: Petralia Soprana.