Petralia Soprana: i bambini sperimentano percorsi sensoriali

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Proposta alle classi elementari dell’Istituto comprensivo di Petralia Soprana una campagna di sensibilizzazione sul tema della disabilità intitolata A Spasso nei tuoi passi, creata dall’Asd Salvatore Balistreri insieme alla Fondazione Villa delle Ginestre e l’Associazione Luce nelle Mani, in collaborazione con l’Ente Parco delle Madonie.
Le attività previste, spiega il Commissario, si inseriscono in un accordo quadro di collaborazione già avviato con il progetto Break the Limit lo scorso mese di settembre e dà modo di avviare anche con le classi primarie degli istituti comprensivi delle Madonie, percorsi di alternanza con la scuola, in cui ovviamente è insito come “lavoro”, una forma di didattica esplorativa e sensoriale, per sviluppare, attraverso campagne informative sull’abbattimento di barriere culturali ed architettoniche, le proprie capacità di adattamento e di sensibilità nei confronti della persona o compagno disabile.
La proiezione fatta di filmati e brevi cortometraggi di cartoni animati, l’allestimento di un percorso sensoriale che abbiamo previsto di creare nello stesso Istituto scolastico, ha dato modo agli alunni di provare ad immedesimarsi nella condizione di chi vive la disabilità quotidianamente, subendo quei disagi che, da un punto di vista sociale devono essere abbattuti o almeno ridotti. Questo tipo di attività, da replicarsi in altri ambiti, ha avuto lo scopo di stimolare nei bambini, la capacità di superare gli ostacoli presenti e indicarne le modalità risolutive, ove possibile.
La riduzione degli ostacoli, continua, è lo spunto sul quale muovere un iniziale percorso di integrazione sociale che getta le sue basi nei cuori dei più piccoli per far crescere e coltivare la speranza di saper guardare al benessere del compagno che ne è per altri aspetti, limitato e o impedito. Occorre, quindi, insegnare ai ragazzi il rispetto della diversità, vista come una nuova forma di normalità. Un compagno “impossibilitato” a camminare, a sentire, a vedere è comunque una persona che vive e che ha stimoli dettati dalla sua sfera emotiva al pari di un compagno “sano”.
Ecco allora che, il piccolo si approccia ad affrontare il tema sul pregiudizio della diversità fisica, imparando a riconoscere la diversità non più come limite ma come una risorsa diversa dalla propria condizione. Così facendo, si favorisce il meccanismo di riflessione sul tema proposto della disabilità, facendo esplodere la necessità di trovare la soluzione al problema, come voce corale.

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