Rosario Gemello: il giovane bridadiere esempio di vita per tanti suoi colleghi

Rosario Gemello, nasce a Lamezia Terme in provincia di Catanzaro il 26 ottobre 1945. Ultimo di 5 figli nel 1963 decide di non fare il servizio militare, allora obbligatorio, ed esprime il desiderio di arruolarsi nell’arma dei carabinieri. Viene chiamato in Sardegna per fare la scuola allievi.

Finita la scuola viene accettato dall’Arma e trasferito a Messina. Inizia così il suo percorso come carabiniere scelto ed essendo un uomo molto intraprendente sceglie di esercitarsi anche come motociclista. Viene chiamato spesso a Roma dove si esibisce in parate aderenti speciali. All’età di 21 anni viene trasferito a Naso un paesino in provincia di Messina  dove incontra e si innamora di Angelina una giovane maestra. Rimane a Naso ma  per evitare  di essere trasferito  mantiene segreto il fidanzamento. Purtroppo ben presto il fidanzamento viene scoperto e Rosario viene trasferito a  Bonforte San Giorgio in provincia di Messina.

Diventa appuntato e continua la sua storia d’amore con la maestra Angelina che avrebbe sposato subito ma all’epoca bisognava aspettare che il carabiniere compisse 28 anni. Viene ancora trasferito ad Aliterme, Galati, Randazzo ed infine a Melito Porto Salvo in provincia di Reggio Calabria. Nel 1973  arriva finalmente il momento del matrimonio e Rosario ed Angelina si stabiliscono  a Melito Porto Salvo paese allora di malavitosi. Proprio alcuni malavitosi  vedendo la provenienza calabrese del giovane appuntato volevano farselo amico per coprire i loro loschi affari. Rosario Gemello fedele alla divisa indossata  non si lascia corrompere e continua la sua attività. Un giorno trova nel cofano della sua auto la testa di un capretto sgozzato. Chiede subito trasferimento avendo paura non per lui ma per la moglie in attesa del  loro primogenito.

Viene trasferito a Cefalù e continua qui la sua carriera guidando alfette, facendo servizi giorno e notte, accompagnando detenuti nei vari carceri del circondario. Nasce nel frattempo il primogenito Patrizio e dopo 5 anni, nel 1980, la  secondogenita Melania. Dopo la nascita della figlia arriva anche una promozione: Rosario Gemello viene fregiato della croce d’argento. Nel 1989 per i 25 anni di carriera arriva un’altra promozione e viene fregiato della croce d’argento con stelletta. La figlia Melania molto curiosa e fiera di essere figlia di un carabiniere gli chiede un giorno: “Papà ma se tuo padre fosse un ladro, tu cosa faresti?” Senza esitare un attimo lui rispose : “anche se con il cuore a pezzi lo arresterei”. La sua risposta fece capire alla figlia quanto lui amasse il suo lavoro e che il suo papà  era un grande esempio per lei. Nel frattempo l’appuntato Gemello aumenta di grado e diviene  Brigadiere capo e decide di abbandonare l’alfetta ed andare in ufficio diventando Contabile capo delle Madonie. Purtroppo nel 1995 il Brigadiere capo Rosario Gemello si ammala di tumore ma la malattia non lo distoglie dalla sua scelta di essere un carabiniere e continua a lavorare ed a insegnare ai colleghi  più giovani di lui cosa avrebbero dovuto fare in sua assenza: lo ascoltano ed  imparano da lui che essere carabiniere é un modo di vivere. Lavora fino a qualche mese prima della sua morte che avverrà nel luglio del 1997 a soli 50 anni. Rosario Gemello  lascia la famiglia, gli amici ed i colleghi nello sconforto. Dopo aver saputo che non gli restava molto da vivere esprime il desiderio di essere sepolto con la sua amata divisa che lui stesso aveva preparato poco prima della sua morte. Finisce così la storia di un uomo, marito, padre esemplare che avrebbe continuato fatto di tutto per servire la propria patria. Finisce così la storia di quest’uomo che amava essere quello che era: un carabiniere. 

Inauguriamo su cefalunews una sezione per far conoscere i carabinieri cefaludesi che hanno operato a Cefalù lasciando un segno importante della loro presenza. L’idea di raccogliere le loro biografie è del Kefablog, l’iniziativa nata per far conoscere Cefalù, finanziata con 1.800 euro di borse di studio costituite dagli emigrati cefaludesi che fanno parte dell’associazione Cefaludesi nel mondo. Ai partecipanti è stato chiesto di pubblicare una biografia di un carabiniere che ha operato a Cefalù. Le biografie saranno lette da una giuria di emigrati cefaludesi che attribuiranno dei punteggi ai partecipanti. Alla fine della gara al vincitore andrà una borsa di studio di trecento euro. (Biografia a cura di Serena Tumminello)

 

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