Sulla questione Diciotti e autorizzazione a procedere contro Salvini, Luigi Di Maio precisa che “nella nostra storia non abbiamo mai votato per utilizzare l’immunità dai parlamentari” ma aggiunge che “questa situazione è un po’ diversa, ma non per questo abbiamo già deciso”. E chiarisce che “per quanto mi riguarda il mio riferimento sono i senatori della giunta. Il voto arriverà tra qualche settimana. Leggeremo le carte e prenderemo una decisione”.
Da parte sua, Matteo Salvini dice di essere tranquillo e spiega: “Avevo promesso agli italiani di azzerare gli sbarchi, di fermare i barconi e di arrestare gli scafisti, l’ho fatto e continuerò a farlo. Poi in Senato ognuno sarà libero di votare come ritiene di votare”.
“Non siamo al mercato” – In merito alla “indecisione” di Di Maio sul caso Diciotti, all’ipotesi che si trattasse di un grimaldello per avere un via libera sulla Tav, Salvini ha replicato: “Non siamo al mercato, io ti do questo e tu mi dai quello, è roba di vecchi governi. Io non ho bisogno di aiutini, ho fatto il ministro. Io blocco gli sbarchi, sveglio l’Europa e fermo i morti e le partenze. L’ho fatto e lo farò. Poi sulla Tav aspettiamo i numeri”.
Martina: “Adesso la mozione di sfiducia” – Sul caso interviene il candidato alla segreteria Pd Maurizio Martina, che dalla Convenzione del partito dichiara: “E’ venuto il tempo di presentare in Parlamento una mozione di sfiducia a questo ministro coniglio, forte con i deboli e debole con i forti, perché ha violato la legge nello svolgere il suo lavoro”.