Ancora incidenti sul lavoro: muore operaio di 54 anni schiacciato fra motrice e scarrabile

Un’altra vittima sul lavoro nel palermitano. E’ la terza in pochi giorni. Giuseppe Ciziceno, 54 anni, di San Giuseppe Jato (Pa) è morto schiacciato tra la motrice e lo scarrabile nel deposito mezzi della ditta Fratelli Mirto srl che si occupa dei servizi della raccolta rifiuti. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, i sanitari del 118 che hanno accertato la morte, gli uomini dell’ispettorato del lavoro e il medico legale.

“Ho convocato per lunedì prossimo il Comitato per esaminare la situazione che sta diventando drammatica – dichiara Michelangelo Ingrassia, Presidente del Comitato Consultivo Provinciale dell’Inail di Palermo, dopo l’ennesimo infortunio mortale accaduto oggi a San Giuseppe Jato – Secondo fonti Anmil erano già tre i caduti sul lavoro a Palermo; con l’operaio deceduto oggi, siamo a quattro, di cui tre morti per schiacciamento”. Lo scorso anno, nel bimestre gennaio-febbraio, i dati Inail rilevavano nel territorio palermitano un solo incidente mortale sul lavoro. “Dietro i numeri, però, ci sono storie di uomini e donne, di famiglie spezzate, fonti di sostentamento esaurite; e sono storie che meritano rispetto e risposte”, dichiara Ingrassia, che aggiunge: “l’emergenza è nazionale, ormai siamo al ‘lavoricidio’. Abbiamo lavorato sul fronte culturale e continueremo a farlo; ma penso sia necessario adesso intervenire sul versante politico della questione. In questo senso intendo veicolare dentro il circuito istituzionale tutte quelle proposte elaborate e presentate nel tempo dalle forze sociali ma non recepite dalle istituzioni, a cominciare dalle proposte contenute nel Protocollo d’Intesa siglato da Confindustria e dalle Organizzazioni Sindacali lo scorso dicembre; proposte concrete che riguardano il ruolo dell’Inail, l’applicazione del Testo Unico sulla Sicurezza, la gestione dei flussi finanziari dell’Istituto. Bisogna, inoltre, fare in modo che i lavoratori e i datori di lavoro non si sentano soli. Non è più tollerabile, per esempio, che nel territorio metropolitano di Palermo operino due sole sedi Inail ed entrambe nel capoluogo. Gli infortuni mortali sono accaduti tutti in provincia ed è qui che bisogna portare l’Inail. Anche così si fa prevenzione”.

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