Motori sotto i riflettori: F8 Tributo

Lo spettacolo è spettacolo, non sorprende vedere quindi tanti collegamenti tra il mondo del cinema e quello delle auto da corsa. Il nuovo modello della Ferrari si è fatto attendere come la migliore delle dive, dando tempo a tutti gli appassionati del settore di elaborare le proprie teorie su quale sarebbe stato il volto di questo nuovo veicolo.

Ad alimentare la curiosità, nei giorni scorsi è comparso un teaser trailer: sette secondi che sembrano durare ore quando li guardi più e più volte per scorgere i particolari di un’auto misteriosa.

Proprio come un film, quindi, che solletica l’attenzione dei propri fan con dei trailer pieni di esplosioni e frasi accattivanti, nel caso della Ferrari la colonna sonora è tutta dedicata al rombo del motore corredato dal tipico fischio del V8.

Tutti gli sguardi nell’ultima settimana si sono spostati sulla misteriosa sesta posizione, indecifrabile dal video, che accompagnerà le già presenti Wet, Sport, Race, CT Off ed ESC off.

Insomma: la tensione era ormai palpabile, quando i contorni della nuova auto si sono delineati all’orizzonte.

 

L’erede della 488

Niente seguito per il motore V6, il protagonista della scena di oggi è il motore V8 3.9 con una bellezza di 720 CV che superano di ben 50 il modello precedente.

Il V8 è conosciuto per essere l’8 cilindri più potente della scuderia rampante, oltre ad avere alle spalle una storia di tutto rispetto con numerosi premi assegnati alla sua famiglia di propulsori.

Non delude quindi le aspettative, la F8 Tributo, che ricorda la forza e la velocità degli stalloni selvaggi americani con le sue notevoli prestazioni: 2,9 secondi sono più che sufficienti per raggiungere una velocità di 100 km/h e darle meno di 8 secondi si potrà raggiungere il doppio, con 200 km/h alla portata di qualsiasi piede.

Se il motore gioca naturalmente un ruolo fondamentale in queste prestazioni (come nella velocità massima di 340 km/h), dobbiamo riconoscere il merito anche al peso dell’intera struttura, che gode di una riduzione significativa rispetto alla precedente 488 GTB, superando di poco i 1’300kg.

L’F8 giustifica quindi appieno l’attesa spasmodica creata attorno a questo modello, il quale svierà leggermente l’attenzione nei confronti dei prossimi veicoli della scuderia che dovranno uscire in futuro, tra cui la prima auto elettrificata.

Secondo gli appassionati dei motori in generale e della scuderia di Maranello in tutto il mondo, le aspettative sono state ripagate in ogni senso: non solo per le prestazioni sopra descritte del veicolo, ma soprattutto per quelle aerodinamiche della struttura e quelle esclusivamente estetiche dell’auto, come la presenza del doppio fanalino di coda.

 

Come è possibile ottenere tutto questo? Valorizzando ogni singolo elemento che compone la scorza della macchina: i fanali anteriori, le prese d’aria, le feritoie nel lunotto e lo stile del fascione anteriore sono tutti elementi volti a ottimizzare le prestazioni della macchina conferendole allo stesso momento quello stile unico che solo le Ferrari hanno.

 

In molti già stanno elevando il veicolo ad “arte su ruote”, valorizzando l’enorme studio che c’è stato dietro alla sua realizzazione: il desiderio era sicuramente quello di creare un’auto che fosse il perfetto connubio tra prestazioni e stile, con il design che pur ottimizzando la resistenza aerodinamica, non va a penalizzare l’aspetto estetico della macchina.

Una macchina da provare, sicuramente, i cui giri del motore rimangono 8000, ma la coppia ha subito un miglioramento passando da 760 Nm a 770.

 

Ancora non ci sono indiscrezioni sul prezzo, il quale dovrebbe essere più contenuto rispetto ad altri modelli – come la 812 Superfast – nonostante ne condivida alcuni tratti di stile, ma si ha la certezza che tutti gli appassionati di motori terranno gli occhi fissi su questo modello nelle sue prossime prove su strada e ne resteranno estasiati.

 

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