La funzione dell’altare
L’altare è senza dubbio un elemento fondamentale nella celebrazione dei rituali cattolici. I motivi per cui questo luogo (che spesso viene ritenuto ovvio, ma la cui presenza non è così scontata come si possa pensare) oggi esiste, sono di diversa natura.
Innanzitutto, da un punto di vista storico si potrebbe erroneamente attribuire l’introduzione dell’altare all’Ultima Cena di Gesù. In realtà, già nell’Antico Testamento vi sono diversi riferimenti a un altare, primo tra tutti l’episodio del sacrificio di Isacco.
Ovviamente ciò non toglie che la Chiesa e, prima che questa nascesse come vera e propria forza politica, i rifugiati che credevano in Gesù si fossero ispirati alla cena di Cristo con gli Apostoli, cercando di riprodurre nelle catacombe ciò che avvenne quella notte.
Tuttavia, qualunque sia l’episodio biblico preso in considerazione, le funzioni che l’altare esplica sono sempre le stesse:
- riunire i fedeli intorno a un tavolo, creando un legame, favorendo la condivisione della fede e del culto;
- celebrare il sacrificio, come stava per fare Adamo e come lo stesso Gesù fece con il proprio corpo e il proprio sangue.
Tutti i fedeli, inoltre, sanno che la fede può essere professata in qualunque modo, nonché in ogni posto: ecco, quindi, alcune indicazioni per costruire un altare cattolico a casa propria.
La scelta del posto in cui allestire l’altare domestico
Un altare è un luogo sacro, che intima il contatto tra i fedeli che si riuniscono e lo spirito di Dio. Come tutti i luoghi sacri, anche l’altare domestico dovrebbe essere localizzato in un posto riservato e silenzioso, nel rispetto della sacralità.
Il primo passo, dunque, è scegliere un preciso punto della casa. È consigliabile posizionare il tavolo da adibire ad altare in una stanza poco trafficata, senza particolari rumori o suoni strani, e possibilmente su uno sfondo a tinte tenui.
In molte case, l’altare cattolico viene posizionato in un salone, ma ciò non toglie che è possibile ricrearne uno anche nella cucina. Sono da evitare, invece, luoghi troppo intimi come la camera da letto, o sconvenienti e irrispettosi come il bagno.
La regola fondamentale, comunque, è che il punto esatto sia adatto per pregare e che sia un luogo in cui è semplice ricreare un ambiente spirituale. In caso contrario è necessario adoperare soluzioni differenti.
Bisogna poi tenere in considerazione l’utilizzo che ne si vuole fare: se si vuole adoperare l’altare per pregare in collettività, allora è necessario porlo al centro di una stanza, circondato da sedute; se è riservato alla preghiera individuale, va bene un angolo.
Decorare il punto in cui verrà allestito l’altare cattolico
Decorare, in questo caso, non ha uno scopo puramente estetico, ma serve ancora una volta a ricreare un luogo spirituale, che faciliti il contatto con Dio. Ecco, quindi, perché la parete in prossimità della quale si colloca l’altare dovrebbe essere bianca o comunque chiara, con tinte tenui.
Se lo si ritiene opportuno, è possibile anche posizionare un tappeto a terra, che consenta anche di inginocchiarsi con maggiore facilità e senza farsi male alle caviglie.
C’è anche chi ritiene opportuno poggiare dei fiori in vaso a terra, come se fosse un omaggio a Dio.
Allestire l’altare a casa
A questo punto, è possibile allestire realmente l’altare. Innanzitutto, il tavolo grazie al quale si rivolge la propria preghiera a Gesù non può essere spoglio, e va dunque ricoperto con un panno. L’ideale sarebbe utilizzare un telo di lino, cotone o seta da posizionare sul tavolo, in maniera omogenea in tutti gli angoli.
Se la preghiera consiste nel leggere vespri o dedicarsi alla lettura della Bibbia, è caldamente consigliato l’utilizzo di un leggio, che funga da supporto e semplifichi la celebrazione del rituale, nonché il contatto delle mani con quelle di altre persone.
Accendere delle candele profumate e posizionare alcuni fiori o petali sull’altare è senza dubbio opportuno, e contribuisce ancor di più a ricreare un’atmosfera di rispetto e di riverenza.
Non bisogna dimenticare che per una migliore celebrazione religiosa non possono mancare elementi iconografici. Se, ad esempio, si vuole pregare Dio per intercessione della Beata Vergine, disporre di statue della Madonna benedetta sull’altare è senza dubbio indispensabile (come avviene, tra l’altro, nel mese di maggio in molte località d’Italia). Lo stesso vale, ovviamente, se si vuole rivolgere la preghiera a Dio e ad altri santi o figure religiose.
Nel caso in cui non si disponga di statue, è possibile adoperare un quadro o comunque un’immagine che rappresenti la figura.
Trattare l’altare con rispetto
Se lo si sta adoperando per pregare e celebrare uno specifico rituale (come la recita del Rosario durante il mese mariano) l’altare non va utilizzato come un luogo dove poter appoggiare i propri effetti personali: ciò rappresenta una vera e propria mancanza di rispetto nei confronti dell’Entità divina.
È quindi opportuno evitare di poggiare sull’altare telefoni cellulari, cibi, tazze di caffè e molto altro. È anche giusto adottare ed esortare gli invitati ad assumere un comportamento rispettoso nei pressi del luogo di culto in casa propria, parlando a bassa voce ed evitando imprecazioni o altre forme verbali offensive.
A questo punto si può dire che l’altare è pronto. Se lo si desidera, si può invitare a casa propria il parroco della propria chiesa per chiedere la benedizione dell’altare.
Attenzione alle candele e agli altri oggetti infiammabili: vanno maneggiati con cura e spenti quando non più utilizzati, poiché potrebbero provocare un gravissimo incendio e danni a sé o agli ospiti in preghiera.