Un’aula per ricordare Rosalia Romano: la prof amata dai diversamente abili

Amava gli studenti disabili e per loro ha speso la sua vita di docente. Anche quando sarebbe potuta transitare nel ruolo di docente di scienze matematiche vi ha rinunciato per continuare a donare il suo sorriso e le sue cure agli studenti che nella vita vengono definiti diversamente abili. Rosalia Romano viveva a Cefalù ma ogni giorno raggiungeva la sua sede di lavoro a Termini Imerese. Il suo cammino è stato interrotto bruscamente nello scorso mese di febbraio quando si è addormentata per svegliarsi nel giorno che non conosce tramonto. Gli studenti e i colleghi che la conoscevano non l’hanno dimenticata e a distanza di alcuni giorni le hanno dedicato un’aula assai speciale della loro scuola.

E’ accaduto all’Istituto comprensivo “Balsamo Pandolfini” di Termini Imerese dove la professoressa cefaludese insegnava. La scuola le ha voluto dedicare l’aula speciale nella quale studiano proprio gli studenti diversamente abili che lei amava tanto. Alla cerimonia di intitolazione era presente il marito Domenico Biondo e i suoi due figli. Presenti anche tutti i colleghi e gli alunni della scuola. A tratteggiare la sua biografia è stato il preside Fabio Angelini. La cerimonia è iniziata davanti l’ingresso dell’aula con la benedizione della targa. E’ stata celebrata quindi una messa all’interno della stessa scuola. Dalla commozione dei presenti traspariva l’attaccamento alla prof. da parte dei ragazzi e di tutto il personale.

La prof. Romano aveva 62 anni ed insegnava da una ventina anni. Prima di Termini era stata a Palermo e in diversi paesi della provincia. Dopo essersi laureata in scienze biologiche ha iniziato a lavorare in un laboratorio di analisi. Successivamente si è dedicata all’insegnamento e da subito ha voluto privilegiare i ragazzi diversamente abili con i quali manteneva un rapporto di fiducia e amicizia anche dopo il percorso di studio. «Mia moglie – commenta Domenico Biondo – era molto legata alla scuola Paolo Balsamo. Vi ha trovato un ambiente sereno dove riusciva a svolgere il suo lavoro fra quei ragazzi che hanno bisogno solo di tanto amore».

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