Anche alcune delle più importanti aziende farmaceutiche americane sono sotto inchiesta per aver gonfiato i prezzi dei farmaci. In alcuni casi addirittura i prezzi dei farmaci generici venivano aumentati del 1000%. A questo risultato si arriva dopo cinque anni di indagini ed ora le aziende farmaceutiche, tra cui Novartis, Teva, Pfizer e Mylan, dovranno rispondere alle accuse. Il procuratore William Tong l’ha definita “una delle più vergognose e dannose cospirazioniper la determinazione dei prezzi nella storia degli Stati Uniti”.
Addirittura sono più di 100 i farmaci “sotto inchiesta”: lamivudine-zidovudine, che tratta l’HIV; budesonide, un farmaco per l’asma; fenofibrate, che tratta il colesterolo alto; anfetamina-dextroamphetamine per l’iperattività e i deficit di attenzione, ma anche antibiotici orali, fluidificanti del sangue, farmaci contro il cancro, il diabete, contraccettivi e antidepressivi.