La Ferrari non ci sta. A Maranello non hanno preso bene la penalità inflitta a Sebastian Vettel, reo di aver (secondo i commissari) chiuso Hamilton contro il muro, costringendo l’inglese a frenare bruscamente. In realtà le immagini sembrerebbero parlare chiaramente: Vettel ha sì chiuso Hamilton, ma si tratta evidentemente di una situazione al limite, in cui il tedesco stava cercando di gestire la macchina e di evitare di perdere il controllo. C’è poi da considerare un altro fattore: Hamilton aveva tutto il diritto di provare a infilarsi e a passare l’avversario, ma è anche abbastanza chiaro che se vedi una macchina scomporsi sei tu a decidere se prenderti o meno il rischio di azzardare un sorpasso. Lewis ha voluto (giustamente) approfittare dell’errore di Sebastian, e ha cercato di superarlo nonostante la situazione fosse abbastanza pericolosa.
Ferrari farà ricorso
La squadra del cavallino rampante stavolta non starà a guardare. Troppi i motivi di rancore nei confronti della Mercedes, a questo punto. Stavolta la Ferrari alza la testa e decide di presentare ricorso contro i 5” di penalità subiti da Vettel. Si tratta però di un’impresa impossibile. Il regolamento infatti parla chiaro e dice che non si può presentare appello contro le penalità di tempo inflitte. Vi è però un precedente, e si tratta di Monaco 2016: in quel caso fu proprio Lewis Hamilton a sbagliare al porto e a tagliare la curva, andando poi a chiudere Daniel Ricciardo. In quel caso, però non fu assegnata alcuna penalità. Comunque vada, la Ferrari sembra finalmente alzare la voce contro una gestione che almeno apparentemente sembrerebbe favorire la Mercedes.
Il futuro della rossa
La Ferrari può però lasciare il Canada con la consapevolezza di aver fatto il massimo possibile e di aver combattuto contro una Mercedes che sembra veramente imbattibile con le sue sette vittorie consecutive. Il mondiale probabilmente è andato, la rabbia è tanta ma resta la speranza di vedere qualche vittoria. I due piloti Ferrari sono pronti per regalare ai tifosi qualche gioia.