L’allarme arriva dall’Australia dove i gabbiani sono diventati una grave minaccia per la salute degli esseri umani perché trasportano dei superbatteri resistenti ai farmaci. In particolare trasportano esemplari di Escherichia coli, una cosa insolita secondo i ricercatori dell’Università di Murdoch nell’Australia che hanno fatto la scoperta. In oltre il 20% dei 562 campioni di feci provenienti da gabbiani sono stati trovati ceppi di Escherichia coli simili a quelli che causano malattie degli uomini quali infezioni del tratto urinario e sepsi. I batteri sono risultati resistenti alle cefalosporine e ai fluorochinoloni, che sono comunemente usati come antibiotici nell’uomo.
La causa, secondo i ricercatori, sarebbe da addebitare al fatto che questi uccelli vivono troppo vicini agli uomini finendo per condividerne anche gli avanzi del cibo. Il team di ricercatori ha anche riscontrato su un gabbiano a Cottesloe Beach, nell’Australia occidentale, la presenza di un batterio resistente persino alla colistina, che è un farmaco di ultima generazione per combattere l’infezione resistente agli antimicrobici. La preoccupazione adeso, che si trasforma in vero e proprio allarme, è che gli stessi uccelli possono diffondere questi batteri resistenti su vaste distanze.
Sam Abraham, autore principale dello studio, chiede a tutti gli Stati del mondo di affrontare il problema dello smaltimento dei rifiuti e della sua accessibilità alla fauna selvatica. «Un’alta percentuale di gabbiani – dice – mangiano e puliscono dove gli scarti alimentari si mescolano con le feci che si trovano nei pannolini dei piccoli ma anche nei pannoloni degli anziani». per il ricercatore è venuto il momento di nei rifiuti i pannolini sporchi e i pannoloni per l’incontinenza. Lo stesso ricercatore incoraggia tutti a usare un disinfettante per le mani dopo essere entrati in contatto con i gabbiani nei parchi, nelle spiagge e in altri luoghi.
I gabbiani: conoscerli per difendersi
I gabbiani vivono dalla punta meridionale della Groenlandia fino all’Asia centrale, passando per gran parte dell’Europa. Le popolazioni del nord migrano verso sud durante l’inverno, ma quelle delle latitudini più basse sono stanziali. II gabbiani vivono in colonie anche molto ampie, in cui si contano fino a 10mila individui. Un gabbiano comune vive 18 anni. Tante città italiane sono ormai invase dai gabbiani. Merito delle caterve di rifiuti che si accumulano e funzionano da veri e propri dispenser per i loro stormi. I gabbiani si riproducono a ritmi esponenziali, da ogni coppia nascono almeno due piccoli. Resistenti, selettivi, con un’apertura d’ala di un metro e quaranta centimetri. Sempre in gruppo, non solo si espandono nei giardini privati, ma cercano di salire sugli autobus, niente affatto intimorite da animali domestici e persone. Purtroppo, benché molto belli, i gabbiani possono infettare con un morso animali di altre specie, inclusi gli uomini.