Capita a tanti in questi giorni d’estate di esporsi al sole senza alcuna precauzione e di prendere la classica scottatura. In questi casi la pelle scottata dal sole appare arrossata e risulta pruriginosa. A seconda della gravità possono esserci anche edema cutaneo, estrema sensibilità al tatto e/o bruciore. Nei casi più seri si hanno anche bolle e desquamazione superficiale. Le scottature da sole sono provocate da una sovraesposizione della cute ai raggi ultravioletti (UV), soprattutto se la pelle non è adeguatamente protetta. Le scottature solari si verificano soprattutto alle prime esposizioni, quando la pelle ha accumulato ancora poco pigmento (melanina), quindi dispone di poca protezione naturale dai danni delle radiazioni presenti nella luce. Un elemento importante da considerare per la scottatura è l’ora del giorno in cui ci si espone: tra le 10 e le 16, per esempio, il sole è più pericoloso, soprattutto laddove siano presenti superfici riflettenti la luce come l’acqua del mare o quella della piscina. Anche le parti del corpo non sono tutte ugualmente sensibili: le palpebre, il naso e le labbra sono le più suscettibili alle scottature da sole rispetto a braccia e gambe. A rischio particolare sono i bambini sotto i tre anni di età. Quelli, invece, che sono ancora nei primi sei mesi di vita non dovrebbero tassativamente essere esposti alla luce solare diretta. Altre categorie vulnerabili sono gli anziani.
Fai impacchi di acqua fresca
Per evitare di aggravare la lesione ed alleviare i sintomi occorre raffreddare la pelle scottata dal sole con degli impacchi di acqua fresca. Il prurito e l’arrossamento possono essere alleviati con impacchi freschi sulla pelle e l’applicazione di prodotti specifici ad azione emolliente e lenitiva. Nei casi più gravi, le aree con vescicole richiedono un trattamento simile a quello per le ustioni termiche. Occorrono medicazioni sterili e antimicrobici topici per evitare le sovrainfezioni batteriche. Se il dolore è molto intenso occorre rivolgersi al medico che saprà indicare l’uso topico di creme analgesiche o l’assunzione di antinfiammatori non steroidei (FANS). Attenzione quando si riprende nuovamente ad abbronzarsi. L’approccio dovrà essere graduale perché la pelle rimane a lungo sensibilizzata.
Quale pomata usare
Prima di mettere qualsiasi pomata sulla scottatura è bene chiedere il consiglio al farmacista. Vis apra consigliare quella giusta da applicare perché non tutte le scottature da sole sono uguali. In farmacia possiamo reperire numerose creme specifiche per le scottature, si tratta in genere di prodotti che contengono principi attivi che favoriscono il processo di cicatrizzazione dei tessuti e svolgono anche una moderata azione antisettica. farmaci molte volte pet i quali non è necessaria la ricetta medica. Molta attenzione quando si mette una pomata va prestata alla medicazione. Anzitutto deve essere sterile e poi mai mettere del cotone idrofilo a diretto contatto con la ferita, altrimenti si rischia che le sue fibre rimangano imbrigliate nel coagulo in formazione.
E per chi preferisce i rimedi naturali?
Ecco alcuni rimedi naturali per lenire le scottature solari. L’avena ci viene in aiuto grazie alle sue proprietà lenitive, idratanti e antiarrossamento. Con la farina mescolata a un po’ d’acqua si può preparare un composto da avvolgere in una garzina e da tamponare sulla pelle. All’acqua tiepida della vasca da bagno si può aggiungere, oltre all’avena o in alternativa a essa, anche bicarbonato di sodio perché dona sollievo, alleviando il rossore cutaneo. L’importante è sommergere nell’acqua del bagno la pelle scottata. Tra i rimedi naturali si può anche utilizzare lo yogurt perché lenisce il bruciore e ripara le cellule danneggiate dai raggi UVB. Per dare questi effetti deve essere bianco e di buona qualità. va applicato sulle zone scottate. Dovendo scegliere creme e gel per il dopo bagno o doccia è bene ricorrere a quelli che contengono aloe vera, calendula o camomilla. In ultimo con la camomilla preparata in casa e fatta raffreddare si fanno impacchi calmanti. Questi impacchi vanno usati in particolare per le scottature delle palpebre.
Niente olio di oliva sulla zona scottata
Attenzione ai consigli della nonna: l’epidermide arrossata dal sole non va mai trattata con olio d’oliva o burro. Queste due sostanze sono grasse ed ostruiscono la pelle, impedendo al calore accumulato di traspirare. Ogni tipo di olio trattiene il calore al suo interno e può anche provocare un prolungamento dell’ustione. Si dice che l’olio di lavanda aiuti a guarire le ustioni, ma ci sono poche prove a sostegno di questa affermazione. Da evitare anche l’applicazione dentifricio perché potrebbe irritare le ustioni e creare un ambiente più favorevole alle infezioni. E ricordiamoci, rende i denti bianchi ma non è per nulla sterile.
Quando andare dal medico
Bussa alla porta del medico se la scottatura copre una parte estesa del corpo oppure se è piccola ma piuttosto profonda. Rivolgiti al medico se dopo una settimana non è guarita ma anzi sembra che si stia sviluppando un’infezione.