I datteri tengono sotto controllo il colesterolo? Sì. Contengono alte quantità di fibre, i beta glucani, che aiutano a regolare proprio il colesterolo. I datteri, inoltre, contengono il potassio che limita l’insorgere di ictus. Il beta-glucano sembra possedere gli effetti più marcati sul colesterolo LDL. Secondo recenti metanalisi, proprio il beta-glucano, alla dose di almeno 3 grammi al giorno, sarebbe in grado di ridurre il colesterolo LDL del 5-6% circa, senza effetti significativi sui livelli dei trigliceridi e del colesterolo HDL. Un effetto non particolarmente incisivo, quindi, ma sostenuto da studi di buona qualità, tanto che l’autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha autorizzato alcuni claim specifici relativamente a questa fibra. Praticamente, i betaglucani hanno alcuni benefici sulla nostra salute: riducono le concentrazioni ematiche di colesterolo, migliorano il rapporto tra colesterolo LDL (cattivo) e colesterolo HDL (buono). Inoltre rendono più graduale l’assorbimento degli zuccheri e aumentano il senso di sazietà. I datteri sono un valido aiuto nella prevenzione delle malattie cardiache. Migliorano, infatti, il flusso sanguigno ed eliminano l’omocisteina. Un aminoacido a cui è associato il rischio dell’insorgere di patologie cardiache.
Come si mangiano i datteri? Il primo passo da compiere è la rimozione dei noccioli. Molti datteri, infatti, hanno un nocciolo al centro. In questo caso occorre leggere le informazioni sulla confezione per capire se sono interi o sono già stati denocciolati. Comunque è sempre bene fare un controllo. Il metodo più semplice per rimuovere i noccioli consiste nel tagliare i datteri per il lungo ed estrarli con le dita, staccandoli delicatamente dalla polpa. A questo punto si possono affettare perché sono l’ideale per le insalate, i cereali della colazione e molte altre ricette. Tritati sono un ingrediente eccellente da abbinare alla classica insalata, ai cereali cotti e ad altri assortimenti di verdure. Un’insalata per 4-6 persone ha bisogno mediamente da 5 a 8 datteri tritati. I datteri si possono utilizzare come dolcificante. Basta metterli in acqua calda per 10 minuti prima di utilizzarli.
Quali sono i benefici dei datteri? Contengono una discreta quantità di carotenoidi. Queste molecole hanno un’attività antiossidante capace di inattivare i radicali liberi presenti a livello cellulare. I carotenoidi, inoltre, migliorano anche la nostra vista. La luteina, che è un carotenoide, è presente anche all’interno del nostro occhio e svolge un’azione protettiva dai danni dei raggi luminosi. I datteri esercitano una proprietà antinfiammatoria. Mangiandoli si ha una minore produzione di molecole pro-infiammatorie come le COX-2. Contengono, inoltre, un’elevatissima quantità di potassio e per questo motivo risultano utili per la nostra salute cardiovascolare. Il potassio, infatti, controlla il ritmo cardiaco, la pressione arteriosa e l’equilibrio idroeletterico nel nostro corpo. I benefici dei datteri si estendono anche all’apparato digestivo. I datteri freschi sono alimenti contenenti un discreto quantitativo di fibra, che può migliorare la regolarità intestinale in presenza di stipsi. Secondo recenti studi i polifenoli presenti nei datteri sarebbero in grado migliorare anche l’ambiente cellulare. Secondo altri studi, i datteri potrebbero avere un’interessante proprietà anti-tumorale. Infatti è stato visto che il loro consumo era in grado di ridurre l’incidenza del tumore alla mammella. Allo stesso modo, il loro consumo esercita un effetto anti-proliferativo anche nei confronti delle cellule tumorali del colon. Questi frutti sono ricchi di zuccheri semplici immediatamente disponibili. Questa caratteristica conferisce ai datteri proprietà utili per chi ricerca un aumento di peso o per chi svolge attività fisiche di moderata intensità. Ecco perché i datteri sono detti “frutto dello sportivo”. Il consiglio è di consumare qualche dattero prima di un’attività fisica.