Le more fanno bene o male al diabete? La riposta della medicina

Le more fanno bene o male al diabete? Con appena 43 calorie per 100 grammi, le more sono un frutto a basso indice glicemico. Per questo possono essere liberamente consumate da chi soffre di diabete. Le more sono ricche di vitamine, minerali, fibre alimentari e antiossidanti. Uno studio dell’Università dell’Illinois ha dimostrato che il vino di more inibisce l’azione di due enzimi importanti nell’assorbimento dei carboidrati da parte dell’organismo. Gli enzimi conosciuti come alfa-amilasi e alfa-glucosidasi potrebbero essere efficaci quasi quanto un antidiabetico. I ricercatori sperano di realizzare una bevanda analcolica naturale che mantenga bassi i livelli di zucchero nel sangue. Chi soffre di diabete dovrebbe consumare una porzione di frutta che contenga al massimo 15 grammi di carboidrati/zuccheri. A quanto corrisponda questa porzione non è facile da determinare. Dipende dalla quantità di zuccheri presenti nel frutto. Ecco perché è sconsigliata la frutta zuccherina come cachi, fichi, banane, uva, frutta essiccata, frutta sciroppata. La frutta fresca come le more, invece, può essere consumata quotidianamente. La raccomandazione è di gestire la porzione e la frequenza in funzione dell’andamento della glicemia.

Come mangiare le more? Il modo migliore di gustarle è come frutta fresca. Mangiarle appena raccolte ne fanno un vero e proprio medicinale naturale. Appena raccolte sono ottime anche con lo yogurt e con il gelato alla crema. Si possono anche preparare dei gustosi frappé. Dalle more si può ottenere un saporito succo, da consumarsi come bevanda rinfrescante oppure da utilizzare per la preparazione di cocktail, sia alcolici che analcolici. Le more si possono utilizzare per guarnire dolci. Ottima la crostata di more. Si possono anche preparare marmellate o conserve. Anche i germogli del rovo sono commestibili. In primavera questi germogli, una volta raccolti, si possono scottare in acqua salata per avere un ottimo contorno di verdure, da condire semplicemente con un filo d’olio extravergine di oliva. Le more si possono conservare fino a 3 – 4 giorni.

Quali sono i benefici delle more? Contengono antiossidanti che sono efficaci per distruggere i radicali liberi che danneggiano le cellule e possono portare ai tumori. Sono, quindi, utili quando si tratta di ridurre il rischio di tumore esofageo, cervicale e mammario. Uno studio condotto nell’Ohio e pubblicato sulla rivista Cancer Prevention Research, ha confermato l’attività antitumorale dei composti presenti nelle more. Le more hanno un alto contenuto di antiossidanti, polifenoli in particolare. Tra questi troviamo le antocianine, presenti in grandi quantità nel frutto, che danno la colorazione ai frutti di bosco. Gli studi confermano che gli antociani sono l’arma principale delle more nella lotta ai tumori. Le more contengono dei polifenoli che rendono questo frutto un antinfiammatorio naturale per eccellenza. Le more vengono usate per curare mal di gola, ulcere alla bocca e infiammazioni gengivali. Le more mantengono pulite ed elastiche le arterie riducendo così i livelli di colesterolo cattivo. Uno studio finlandese ha evidenziato un rischio più basso di morte legata a malattie cardiovascolari nelle persone che consumano più bacche, more comprese. Le more apportano benefici alla funzione cognitiva ed alla memoria. Le more proteggono gli occhi dalle radiazioni ultraviolette grazie alla presenza della luteina. Questo composto è in grado di proteggere gli occhi dallo stress ossidativo. Inoltre gli antociani e le vitamine presenti nel frutto proteggono gli occhi da malattie come la degenerazione maculare, la cataratta e la cecità al crepuscolo. Le more contengono una buona percentuale di vitamina K che è d’aiuto nella coagulazione del sangue. Le fibre delle more fanno funzionare l’apparato digestivo.

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