I kiwi fanno bene o male al colesterolo? Risponde la medicina

I kiwi fanno bene o male al colesterolo? Secondo uno studio condotto a Taiwan due kiwi al giorno possono ridurre in modo significativo il colesterolo. Aumentano, infatti, i livelli del colesterolo buono e abbassano quelli del cattivo. I risultati sono stati confermati anche da una ricerca norvegese secondo la quale due o tre kiwi al giorno riducono i livelli di trigliceridi del 15%. Tutto merito del fatto che il kiwi contiene solo 0,02 grammi di grassi saturi che in genere fanno alzare il colesterolo. A farlo abbassare anche la presenza nei kiwi di fibre solubili che creano un gel viscoso all’interno dell’intestino e ostacolano così l’assorbimento del colesterolo a livello intestinale. Un kiwi contiene circa 1,7 grammi di fibre, di cui 0,7 grammi sono proprio di fibra solubile. La polpa del kiwi è costituita da circa il 3% di fibre. Le fibre non vengono digerite a livello intestinale. Una volta arrivate nel colon, infatti, fanno crescere dei batteri che hanno effetti positivi sulla salute. Da un lato riducono il rischio di sviluppare il tumore del colon-retto e dall’altro migliorano il transito intestinale con riduzione dell’assorbimento di colesterolo.

Come mangiare il kiwi? Il frullato di kiwi disseta ed un buon integratore naturale. Per servirlo occorre sbucciare e tagliare a pezzettini dei kiwi. Sistemarli nel frullatore e aggiungere del latte con miele. Frullare fino a raggiungere la consistenza desiderata. Se dovesse risultare troppo concentrato si può anche aggiungere dell’acqua. Per questo frullato è importante acquistare sempre frutta fresca e, se possibile, di stagione. Per renderlo più cremoso si può sostituire il latte con la stessa quantità di yogurt bianco. Alle vitamine e ai minerali si aggiungono così i fermenti lattici. Se si vuole, invece, un frullato vegan basta sostituire il latte con quello di soia. Mettere anche un pezzetto di zenzero, zucchero di canna e qualche cubetto di ghiaccio. E ol frullato vegan è servito. Lo zucchero si può sostituire con fruttosio, miele o stevia.

Il kiwi è un ottimo digestivo? Contiene un composto vegetale chiamato actinidina che può aiutare a rompere le proteine. Una ricerca ha scoperto che l’estratto di kiwi contenente actinidina migliora la digestione della maggior parte delle proteine. Il kiwi è un frutto originario della Cina e spicca per le sue proprietà terapeutiche perché è ricco di un enzima chiamato proteasi actinidain. Questa molecola ha un effetto molto simile a quello della bromelina e della papaina. Agisce come catalizzatore nella digestione delle proteine. Nella medicina orientale, infatti, viene utilizzato da sempre per trattare diverse malattie. Non c’è niente di più sano e digestivo di una macedonia di kiwi, papaya e ananas. Secondo gli esperti, infatti, i loro tre enzimi agiscono in modo diverso una volta giunti nello stomaco. Se assunti insieme, quindi, si prendono cura del nostro sistema digestivo in modo imbattibile. Non si è abituati a guardare alla frutta come a un digestivo. Alcuni studi dimostrano che mangiare frutta in alcuni momenti della giornata aiuta la digestione. Per questo la frutta andrebbe consumata lontana dai pasti, per evitare fermentazioni fastidiose e la creazione di aria che conduca al meteorismo. Il kiwi, ricco di vitamina C, aiuta a fissare il ferro contenuto negli alimenti. E’ una frutta perfetta a fine pasto. Grazie all’alto contenuto di potassio, il kiwi stempera il sodio dei salumi e dei formaggi e facilita la disponibilità delle proteine che contengono. Uno studio ha dimostrato che 2 kiwi al giorno per 4 settimane migliorano i movimenti intestinali e quindi l’evacuazione in quelle persone con sindrome dell’intestino irritabile.

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