Bere acqua quando si ha l’alito cattivo fa bene o male? Fa bene bere molta acqua per mantenere la bocca umida. L’acqua e la saliva contribuiscono a ripulire il cavo orale e i denti, facilitando la rimozione e l’allontanamento dei batteri. L’alito cattivo può anche essere un sintomo di disidratazione. Dal momento che la nostra saliva è un liquido, per funzionare adeguatamente nel suo ruolo di spazzino della bocca ha bisogno di acqua per essere sufficientemente prodotta. Una saliva ben idratata consente di rimuovere i residui di cibo da denti e gengive e con essi i batteri. Se la saliva è scarsa, i residui restano lì dove sono e i batteri si moltiplicano causando alitosi. Anche se sottovalutata l’acqua è un ottimo alleato capace di ripulire la bocca da residui di cibo, ma anche di idratare correttamente il cavo orale. Il consiglio, quindi, è di mantenere una buona idratazione bevendo acqua a sufficienza durante la giornata, limitando il consumo di bevande con alcol o caffeina, succhi acidi o zuccherini. L’alito cattivo, quando non è causato da vere malattie, potrebbe essere una banale questione di secchezza della bocca.
Quali sono i sintomi della disidratazione? Al di là della sete, che è il primo segnale, insorgono altri sintomi che indicano disidratazione. Tra questi, debolezza e crampi muscolari. Talvolta, soprattutto negli ambienti caldi, possono insorgere anche fastidiosi mal di testa. Questo è uno dei classici sintomi che pensiamo di risolvere con un analgesico, mentre talvolta è sufficiente bere qualche bicchiere di acqua fresca per sentirlo svanire lentamente. Un sintomo che non sappiamo riconoscere è l’irritabilità. Sono diversi i test medici che hanno dimostrato come questo stato d’animo può essere collegato a insufficiente idratazione e può accompagnarsi anche a mancanza di concentrazione e a riduzione delle performance. Sintomi più importanti di disidratazione sono quelli legati alla produzione di urine e feci. Quando l’organismo è carente di liquidi, le urine appariranno più concentrate e di colore scuro.
Quale frutta combatte l’alito cattivo? La secchezza delle fauci è una delle causi principali dell’alito cattivo. Per combatterla occorre assumere cibi ad alto contenuto idrico come la frutta fresca o, in alternativa, eliminare gli alimenti che riducono la produzione di saliva. Le pere, in particolare si è scoperto che possono essere efficaci per ridurre la formazione di muco, una delle cause di alitosi. Uno studio ha dimostrato che consumare pere non mature riduce sensibilmente l’alito cattivo. Le ciliegie, invece, sono un’ottima fonte di vitamina C. Gli antiossidanti che contengono aiutano a tenere sotto controllo l’infiammazione. Le antocianine aiutano a eliminare il gas liberato dalle sostanze in decomposizione. L’avocado aiuta a curare l’alitosi di origine gastrointestinale perché elimina la putrefazione del cibi nel tratto intestinale. L’avocado, infatti, gode di proprietà diuretiche. Questo strano frutto è consigliato per contrastare la peculiare alitosi legata a problematiche gastro-intestinali, grazie anche al contenuto in fibre. La difficoltà a digerire, infatti, è spesso collegata ad un riscontro negativo che si ripercuote nell’alito. Tra le verdure un posto di rilievo contro l’alito cattivo spetta al sedano. Grazie alla sua consistenza fibrosa, consente di eliminare durante la fase della masticazione numerose particelle di cibo che si depositano sui denti e sulla lingua ogni volta che mangiamo qualcosa. Ci sono poi anche le erbe aromatiche, In particolare rosmarino e salvia. Puliscono efficacemente il cavo orale riducendo in misura significativa il proliferare dei batteri. Inoltre, bere un decotto preparato a casa con foglie di salvia e di rosmarino aiuterà al tempo stesso anche a mantenere le gengive sane.