Dietro alle big che si giocheranno uno dei posti per la qualificazione alle prossime Coppe Europee nella Serie A 2019/2020, Juventus, Inter, Napoli, Milan, Lazio, Roma e Atalanta, ci sono alcune squadre che da anni si ritrovano a metà classifica prima della fine della stagione e senza obiettivi concreti. E spesso sono realtà che hanno fatto la storia del nostro calcio. Basti pensare che Torino Fiorentina, Sampdoria, Genoa e Bologna mettono insieme ventisei Scudetti e decina di migliaia di tifosi. La speranza di questi tifosi è che il trend si possa invertire già da quest’anno.
Parlare di classe media per il Torino, una squadra appena uscita dai preliminari di Europa League, può sembrare un azzardo ma forse non lo è. I granata, dopo il settimo posto dello scorso anno, si affacciano alla stagione 2019/2020 con un gruppo rodato e con pochi volti nuovi. Riscattati Bonifazi e Ola Aina, sono arrivati Laxalt dal Milan e Simone Verdi dal Napoli, i cui acquisti sono stati finanziati dalle cessioni a titolo definitivo di Avelar, Ljajic e Niang.
Il punto di forza della squadra di Mazzarri sarà ancora una volta la solidità difensiva con Sirigu, N’Kolou, Izzo e Lyanco che rappresentano uno dei reparti meglio assortiti della Serie A. In mezzo le certezze si chiamano Rincon, Baselli e Meitè mentre Ansaldi e De Silvestri avranno il compito di sdoppiarsi nelle due fasi sulle fasce. Con l’arrivo di Verdi è probabile il definitivo passaggio al 3-4-3, con l’ex Napoli a fare reparto con l’inamovibile Belotti e uno tra il ritrovato Zaza e il solido Iago Falque.
Inserite da Oddschecker tra le squadre che si giocheranno l’Europa League, Fiorentina, Genoa, Sampdoria, Udinese e Cagliari sono state grandi protagoniste nell’ultimo mercato e punteranno a far meglio rispetto alla scorsa difficile stagione.
Emblematico il caso della Fiorentina, ex big che lo scorso anno si è salvata soltanto all’ultima giornata. I Viola, dopo essere stati per un lungo periodo una presenza fissa tra Champions ed Europa League, non vanno oltre l’ottavo posto da tre stagioni, coincise con la progressiva smobilitazione del progetto Della Valle. In questa estate, però, è cambiato tutto. È arrivata una nuova proprietà italo-americana e i toscani sono stati tra i più attivi nel mercato estivo.
Il primo colpo di mercato della nuova società è stato la conferma di Federico Chiesa, a lungo corteggiato da Inter e Juventus. Un messaggio importante dato a tutto il calcio italiano sulle rinnovate ambizioni della dirigenza. Da lì, il nuovo ds Daniele Pradè ha rivoluzionato la squadra. Ceduti Simeone, Veretout, Vitor Hugo, Laurini, Edmilson, Biraghi e Lafont, sono arrivati Milan Badelj (al ritorno dopo la fallimentare esperienza con la Lazio, Pulgar, Kevin-Prince Boateng e Ghezzal per rinforzare il centrocampo, Caceres, Lirola e Dalbert per la difesa e Pedro e Duncan per l’attacco. Ma soprattutto è sbarcato in Toscana il 36enne Franck Ribery, che per quanto possa essere a fine carriera è stato uno dei più grandi esterni europei degli ultimi vent’anni e potrà aiutare i moltissimi giovani con la sua classe ed esperienza.
Ottimo anche il calciomercato del Genoa che con Aurelio Andreazzoli in panchina sogna di tornare ai fasti dell’epoca Gasperini. Come da tradizione i liguri hanno “mosso” moltissimi giocatori. Sono partiti Romulo, Veloso, Lapadula, Rossettini, Lazovic e Bessa, ma sono arrivati quattro potenziali titolari: i difensori Cristian Zapata e Antonio Barreca, il regista Lasse Schöne, titolare dell’Ajax semifinalista dell’ultima Champions, il trequartista in cerca di rilancio Saponara e una delle più importanti speranze del calcio italiano, quell’Andrea Pinamonti protagonista con il Frosinone e con la Nazionale Under 20 agli ultimi Mondiali di categoria e pronto a raccogliere l’eredità di Piatek.
Molti movimenti anche in casa Sampdoria. La novità principale è il cambio in panchina con Eusebio Di Francesco arrivato a sostituire Marco Giampaolo, passato al Milan. Ceduti i titolarissimi Praet e Andersen, il primo al Leicester e il secondo al Lione, sono sbarcati in blucerchiato Jakub Jankto e l’ex Inter Jeison Murillo. In attacco, per dare una mano all’inossidabile Quagliarella, è arrivato dallo Zenit Emiliano Rigoni, già visto con la maglia dell’Atalanta.
Partirà con grandissime ambizioni il nuovo Bologna di Mihajlovic. Raggiunta la salvezza con un incredibile girone di ritorno nell’ultima stagione, i felsinei hanno speso moltissimo sul mercato. Basti pensare ai riscatti di Soriano, Sansone e Orsolini, fondamentali lo scorso anno, costati ben 60 milioni. Al resto ci ha pensato il nuovo ds Sabatini. In difesa sono arrivati Denswil dal Bruges e l’ottimo giapponese Tomiyasu dal Sint-Truiden. A centrocampo Medel e Dominguez faranno di tutto per non far rimpiangere Pulgar, passato alla Fiorentina. Tutta da scoprire l’ennesima scommessa della squadra di Saputo: il talentino danese Skov Olsen, fenomenale in patria ma tutto da scoprire in Serie A.
Anche se non è più quella di una volta e non è più in grado di lottare per una delle prime cinque posizioni, l’Udinese rientra a pieno titolo nella classe media del nostro calcio. Confermato Tudor in panchina dopo la salvezza dello scorso anno, i bianconeri si sono mossi in controtendenza rispetto alle ultime annate e hanno puntato soltanto su acquisti mirati. Per rinforzare l’attacco è stato riscattato Okaka ed è arrivato lo svincolato Nestorovski da Palermo. Insieme a lui ha fatto lo stesso tragitto il trequartista Jajalo, pronto fin da subito a prendersi una maglia da titolare. Molta curiosità per Cristo Gonzalez, giovane attaccante di scuola Real Madrid arrivato a titolo definitivo.
Il mercato più importante tra le squadre di metà classifica è stato quello del Cagliari, le cui ambizioni vanno molto oltre a quelle di una tranquilla salvezza. Nonostante l’infortunio che terrà fuori bomber Pavoletti per sei mesi i sardi potranno contare su Simeone, in cerca di riscatto dopo un’annata difficile a Firenze, e su un centrocampo da Europa, rinforzato dagli arrivi di Marko Rog dal Napoli, di Nahitan Nandez dal Boca Juniors e di Radja Nainggolan dall’Inter. In difesa si attende l’esplosione definitiva di Luca Pellegrini, arrivato in prestito dalla Juventus, mentre l’ex portiere della Roma Olsen avrà il compito di non far rimpiangere l’assenza di Cragno, operato alla spalla e out fino a gennaio.