Il gaming è sempre più mobile: e guarda al futuro

È difficile non accorgersene, dal momento che si tratta di una tendenza che ha preso piede in modo impressionante già da diverso tempo: l’universo del gaming sembra non avere limiti, visto il boom connesso al fatto di poter giocare in qualsiasi luogo ci si trovi grazie a smartphone e tablet. Non è difficile nemmeno comprendere come il 2019 sembra essere davvero l’apice di questo fenomeno.

Passi da giganti dal 2008 ad oggi

E pensare che tutto nacque sostanzialmente nel 2008, ovvero l’anno in cui il settore dei videogiochi ha cominciato una prima epoca di rivoluzione. Lo sbarco di un gran numero di titoli appositamente sviluppati per device mobile ha permesso a questo tipo di industria di fare numerosi passi in avanti, soprattutto a livello di credibilità. Il lancio di tanti giochi sui principali store online, ovvero sull’App Store e sul Play Store, ha dato il via definitivo a questa tendenza. È stato soprattutto lo sviluppo e il lancio di giochi che si sono poi dimostrati dei veri e propri “colossi” nel settore ad aprire la seconda epoca della rivoluzione da mobile: stiamo parlando, ad esempio di Puzzle & Dragons, così come di Clash of Clans.

Bisogna sottolineare come un gran numero di colossi del settore ha capito come il comparto del mobile gaming rappresenti una vera e propria miniera di guadagni. Già oggi alcuni marchi di spessore del gaming mondiale hanno avuto la lungimiranza di puntare sul mobile. Basti pensare che è possibile giocare, per esempio,  al poker online di 888 direttamente sul proprio smartphone e avere le stesse possibilità che si hanno nella versione browser. Non è l’unico grande nome ad aver investito in questo comparto, visto che anche Ubisoft e Activision hanno deciso di puntare sulla strada del mobile ed è stata una scelta che ha effettivamente fruttato dei risultati importanti, garantendo aumento di visibilità, di pubblico e di incassi.

I giochi su mobile e il sorpasso su quelli per console

Analizzando gli ultimi sei anni di questo comparto, è facile notare come il dato complessivo delle entrate è salito dal 18 al 50%: la tendenza è quella, ovviamente, di proseguire su questa crescita. Stando agli addetti ai lavori, sembra che la quota di mercato legata ai giochi su mobile conquisterà ancora più spazio e dovrebbe riuscire a raggiungere il 59% nel giro del prossimo triennio. Insomma, il trend è chiaro: sia i giochi sviluppati per console che quelli per pc finiranno non proprio in soffitta, ma sicuramente in secondo piano. Anche Nintendo ha compreso alla perfezione l’antifona e sta provando a creare un progetto per riuscire a portare i giochi sviluppati per il comparto mobile molto più vantaggiosi dal punto di vista economico.

Ci sono anche altri nomi di primo piano che stanno lavorando in maniera costante su questi obiettivi, seguendo un po’ l’esempio di Nintendo. Ad esempio, anche Apple sta cercando di scalare posizioni da questo punto di vista, ma già durante gli ultimi anni non si può certo dire che il colosso di Cupertino non abbia avuto le idee chiare. L’ultima grande novità che è stata lanciata sul mercato prende il nome di Apple Arcade e gli apprezzamenti degli utenti non sono certo tardati ad arrivare. Apple Arcade rappresenta un vero e proprio abbonamento che si paga ogni mese (quota fissa) e che dà la possibilità agli utenti di eseguire l’accesso ad un gran numero di giochi premium, che si potranno provare in qualunque momento dopo il download. L’obiettivo di Apple è palese, ovvero quello di realizzare una serie di giochi ad elevata qualità, in maniera tale da far schizzare verso l’alto anche il numero di abbonamenti.

Le prospettive per il futuro

A garantire ulteriori possibilità di crescita sono essenzialmente le nuove tecnologie di realtà virtuale e di intelligenza artificiale. Secondo le ultime statistiche e quello che pensano gli addetti ai lavori, pare che la realtà aumentata sia probabilmente la tecnologia che si adatta maggiormente al mainstream e di conseguenza al mobile. Una recente ricerca che è stata portata a termine da parte di Newzoo, riguardante gli utenti online a stelle e strisce svolta a novembre dello scorso anno, ha messo in evidenza alcuni dati molto interessanti. Infatti, gli utenti che sono stati intervistati hanno giocato almeno due volte con dei videogiochi AR e ben il 53% di essi si è divertito su smartphone o tablet. Solamente il 28% degli utenti che hanno usato dei giochi VR ha scelto un dispositivo mobile.

Due colossi come Apple e Google stanno rivolgendo sempre più la loro attenzione nei confronti delle rispettive piattaforme AR. Tutti questi indizi portano a pensare solo ed esclusivamente che questa tecnologia avrà un grandissimo successo sul cellulare. Sia giochi che applicazioni sviluppati con la tecnologia AR sono stati già lanciati sulle app tradizionali e sui principali store online. La sfida tra i due colossi, dal punto di vista della quantità di funzionalità AR realizzate per le app per dispositivi mobili, fino a questo momento premia certamente Google. Infatti, già diversi servizi, come Google Lens, Google Translate e Google Playground, le stanno sfruttando. Il marchio di Cupertino risponde con un videogioco del calibro di Swiftshot: l’utente deve sfruttare una fionda per radere al suolo delle costruzioni virtuali.

Tra i giochi AR che hanno incantato su mobile, è inevitabile parlare di Pokemon Go. Dal momento in cui è stato lanciato per la prima volta sul mercato, ovvero a luglio di tre anni fa, ha guadagnato una cifra veramente monstre, pari a più di 2 bilioni di dollari complessivi, tra piattaforme iOS e Android. Subito a ruota seguono titoli del calibro di Jurassic World Alive, che ha guadagnato oltre 7,7 milioni di dollari su Apple e quasi 13 su Android, e The Walking Dead Our World. Sono numerose le app di realtà aumentata che stanno andando veramente alla grande: tra le altre troviamo Dead Island Survivors, Home Design 3D e Night Sky. Grazie al mobile gaming, la realtà aumentata è diventata celebre in tutto il pianeta, ma in ogni caso il futuro sembra più che roseo. Ci sono elevate possibilità, infatti, che la realtà aumentata possa diventare parte integrante della quotidianità di ognuno di noi.

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