Bere il caffè al mattino fa male. Ecco quando berlo per la medicina

Bere il caffè al mattino fa male. Fa male quando si beve a stomaco vuoto. La caffeina presente nel caffè, infatti, quando nello stomaco non è presente alcun cibo, causa un incremento della secrezione acida gastrica. A stomaco vuoto, quindi, in soggetti sensibili l’incremento di acidità generato dalla caffeina può causare lesioni della parete dello stomaco con comparsa di gastrite, ulcera, bruciore, reflusso gastro/esofageo. Tutta colpa dell’acido cloridrico rilasciato dalla caffeina che in genere aiuta a elaborare il cibo ingerito. Per questo il caffè viene spesso considerato un digestivo. Quest’acido, quando non trova alcun cibo nello stomaco, può attaccare le sue mucose. E’ scontato dire che naturalmente chi soffre già di questo tipo di disturbi, non dovrebbe assumere il caffè. Non si può pensare di risolvere il problema bevendo un decaffeinato. Tutte le sostanze aromatiche del caffè, infatti, incidono sul nostro stomaco. Nemmeno l’uso di prendere il caffè con un po’ di latte evita la secrezione di acido cloridrico. Questi due alimenti, infatti, si inibiscono a vicenda. Per assumere correttamente il caffè al mattino occorre prima fare colazione e solo dopo concedersi la tanto agognata tazzina.

Quando bere il caffè? Al mattino appena alzati è l’ora peggiore per gustare il caffè. Proprio al mattino, infatti, l’organismo produce una sostanza, il cortisolo, fondamentale per il ciclo ormonale. È il cortisolo che aiuta a svegliare. Bere il caffè quando l’organismo rilascia più cortisolo è un errore, perché la caffeina si sostituisce ad esso e non lo potenzia. L’orario più indicato per prendere una buona tazzina di caffè, quindi, è dalle 9.30 e le 11.30 del mattino e dopo pranzo, dalle 13.30 alle 17.00. Durante questi orari il livello di cortisolo presente nel sangue si è abbassato e si può sostituire con la caffeina. Prendere il caffè quando il livello di cortisolo raggiunge l’apice potrebbe causare mal di testa e potrebbe produrre l’effetto contrario, ovvero fare accusare stanchezza e sonnolenza.

Come bere il caffè? Anzitutto evitate di aggiungere latte, panna o troppo zucchero al caffè. Per diminuire l’apporto di calorie si può optare per il latte scremato, la stevia o lo zucchero muscovado. Non bisogna sostituire la colazione con molte tazze di caffè quasi ad ingannare lo stomaco. Per affrontare la giornata il corpo ha bisogno di frutta, cereali e latticini. È importante dormire a sufficienza per smettere di bere caffè in abbondanza. Può essere utile sostituire il caffè con le tisane naturali o con il caffè decaffeinato. In caso di ipertensione, disturbi cardiovascolari, problemi ai reni, gravidanza, anemia o obesità, si consiglia di evitare il consumo di caffè o di ridurlo al minimo. Attenzione a non prendere il caffè insieme ai farmaci antidepressivi o mentre si fuma. Potrebbe scatenare un forte mal di testa, emicrania e aumentare la pressione arteriosa. Si deve bere il caffè biologico. Forse è più costoso ma la differenza con il caffè normale è enorme. Anzitutto non è trattato con pesticidi o diserbanti e questo lo rende un prodotto dai molteplici benefici per la salute. Come se non bastasse, i chicchi di caffè biologico sono più grandi, quindi potete ricavare più caffè. Scegliere chicchi tostati e scuri. Producono una maggiore quantità di antiossidanti rispetto alla tostatura normale. Questi chicchi hanno un sapore più forte e deciso, per questo potete usarne meno. Il caffè va preparato in una caffetteria di qualità. In questo modo si sfruttano al massimo i chicchi. Scegliere il caffè verde. Secondo gli studi, ha proprietà dimagranti. Sono gli stessi chicchi che non sono ancora stati tostati. Permette di eliminare i grassi, ridurre la quantità di radicali liberi nel corpo e di diminuire la cellulite.

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