Mandarini amari. Fanno bene o male alla salute?

I mandarini amari sono dei piccoli frutti aggrumati, dal sapore aspro e amaro. Un sapore che non piace a tutti. Questi mandarini amari, chiamati anche cinesi o kumquat, sono ricchi di oli essenziali. Il più importante è il limonene, seguito dall’alfa-pinene, dall’alfa-bergamotene, dall’alfa-muurolene, dall’alfa e beta-cariofillene.

I mandarini amari possiedono numerose proprietà: antimicrobico, antibatterico, antinfiammatorio, antitumorale. Sono eccellenti contro gli agenti patogeni che attaccano la pelle, fortemente antiossidanti grazie alla vitamina C e ai numerosi fenoli bioattivi. I mandarini amari, inoltre come tutti gli agrumi, sono ricchi di vitamina C, ma contengono anche acido pantotenico, riboflavina e acifo folico.

Quali sono i benefici dei mandarini amari

I mandarini amari sono una buona fonte di oligoelementi, soprattutto di ferro, manganese e calcio. I mandarini amari hanno pochissime tracce di verde sulla buccia. Le varietà tondeggianti sono più dolci mentre quelle oblunghe sono molte più aspre per via dei maggiori livelli di limonene.

La buccia dei mandarini amari è sottile e si può facilmente graffiare. Ecco perché è sempre bene evitare frutti con taglietti e macchie.

I frutti vanno ben lavati perché si mangiano con tutta la buccia. Proprio nella buccia si concentra la dolcezza mentre i succhi ricchi di terpeni risiedono negli spicchi.

I mandarini amari aiutano l’attività del sistema immunitario. Nella medicina popolare di molti paesi asiatici i mandarini amari sono stati usati per secoli per la cura di raffreddori, tosse ed infiammazioni delle vie respiratorie. I mandarini amari regolano anche la digestione.

I mandarini amari, grazie alla loro fibra, facilitano il transito intestinale ed aiutano l’eliminazione dei gas intestinali. I mandarini amari sono privi di grassi e per questo si possono mangiare soprattutto quando si ha fame. La presenza di fibra alimentare e di molta acqua contribuisce ad aumentare il senso di sazietà e possono quindi tornare utili nelle diete dimagranti.

I mandarini amari hanno anche proprietà antitumorali. Sono anche una buona fonte di vitamina A che, insieme agli altri composti antiossidanti, concorre alla salute degli occhi e quindi della vista. Mangiare mandarini amari aiuta ad abbassare il colesterolo ed i trigliceridi con conseguenti benefici in termini preventivi per ictus ed infarto.

I mandarini amari regolano il battito cardiaco. Contengono potassio che aiuta anche a tenere sotto controllo la pressione sanguigna. Grazie alla presenza di acido citrico, inoltre, i mandarini amari prevengono i calcoli renali. Secondo gli studi l’olio essenziale di mandarini amari ha spiccate proprietà antibatteriche contro una vasta gamma di batteri, tra i quali anche l’E.Coli.

I mandarini amari sembrano avere effetti antidepressivi, in grado di contrastare tristezza, agitazione e conciliare il sonno. Tutto questo grazie agli oli essenziali che contengono.

I mandarini amari, per la presenza di acido citrico, sono sconsigliati in caso di gastrite, ulcera gastroduodenale e reflusso esofageo. Si raccomanda prudenza ai soggetti allergici e, soprattutto, in gravidanza. I mandarini amari interferiscono con alcuni medicinali, per cui, in caso di assunzione di farmaci è sempre doveroso consultare il medico.

I mandarini amari si possono mangiare in diversi modi. Freschi come frutto da utilizzare negli spuntini durante la giornata. Buoni anche gli estratti, i succhi, le marmellate o le macedonie. I mandarini amari sono buoni anche per preparare liquori o per accompagnarli ad un buon tè. Sono utili come digestivo a fine pasto perché favoriscono la digestione di carni grasse o pasti abbondanti.

Il consiglio. Tutte le informazioni di quest’articolo rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.

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